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Prima coppia prima doppia.
by mrj
Prima dell'avvento dei pc ed internet nella seconda metà degli anni 80 del secolo scorso, i contatti trasgressivi (che sono esistiti in tutte le epoche) erano mediati da due tipologie di riviste: pubblicazioni mensili specializzate in incontri con foto e annunci degli inserzionisti, settimanali di inserzioni economiche locali che tra le varie categorie delle rubriche contenevano quella dei “Messaggi e annunci personali”. Si rispondeva agli annunci con lettere scritte a mano che contenevano foto (si chiamavano autoscatti, l'equivalente analogio del selfie), stampate da rulllini che venivano portate a fotografi il più lontano possibile da casa propria.
Le lettere erano indirizzate al numero di carta di identità del destinatario, presso un ufficio postale della città; le risposte erano ritirabili con documento di identità in un ufficio postale scelto come proprio domicilio e dove si passava periodicamente a vedere se fosse arrivata posta. Anche se può apparire contorto era l'unico modo di comunicare tra sconosciuti senza fornire un indirizzo o numero di telefono della propria abitazione privata.
Non so come descrivere l'eccitazione nel momento in cui l'impiegato delle poste, spesso con occhiata sorniona consegnava un messaggio di risposta, Il plico che spesso conteneva anche foto o fotocopie di foto, chiaramente non poteva essere aperto sul posto, bisognava uscire di corsa dalla posta con il cuore a che batteva all'impazzata, trovare una posizione con le spalle al muro sulle scale della posta e aprire il desideratissimo involucro... Va aggiunto che il tempo medio tra una botta e una risposta via posta poteva essere di un mese quindi immaginate il senso di attesa e l'eccitazione.
Mi risponde una coppia della zona che avevo contattato negli annunci personali di “Cerco e Trovo” settimanale di inserzioni economiche in Umbria.
Lui era un imprenditore molto porco, quarantenne, all'epoca la prima persona che avesse un cellulare che conobbi, credo fosse il 1992. Non era sposato aveva diverse amanti tra cui una ex, maestra elementare, timida ma ingorda di piacere, con cui avevano desideri di triangoli con lei al centro dell'attenzione, era sposata e faceva tutto di nascosto dal marito con un il suo fidato ex che mi aveva coinvolto.
Inutile dire che accettai subito il loro primo invito, lui aveva una barca a vela cabinata sul lago Trasimeno ci incontrammo sul molo di San Feliciano, non ci eravamo mai visti ma ci riconoscemmo con un'occhiata.
Mi viene incontro e ci stringiamo la mano, è solo, mi dice che l'amica ci aspetta in barca preparando un aperitivo. Saliamo a bordo e trovo una bella signora castana in tailleur, una prosperosa terza abbondante sotto la giacca indossata senza camicia e in mini con scarpe da barca. Fatto un giro di prosecco con lui alla guida dela barca che viaggiava a motore, lui mi spiega velocemente come si getta l'ancora, poi ferma la navigazione e spenge il motore, invitando la signora a scendere in cabina. Lei si avvia mentre lui in piedi sulla scala mi dice di gettare l'ancora e aspettare al timone che lui mi chiami. Dopo una decina di minuti eterni, con un'erezione che era sul punto di lacerare il tessuto degli slip, sento che mi chiamano, guardando sottocoperta da fuori non si vede nulla, inizio a scendere la scala e a sentire i pesnti sospiri di piacere della maestra.
In fondo alla scala un ambiente a tre porte, quella della cabina è aperta, nel buio vedo la sagoma di lei di spalle con la mini sollevata e senza giacca che cavalca lui disteso supino. Entro quasi barcollante per la scarica di endorfine dell'eccitazione, lui appena mi sente arrivare le divarica le natiche offrendomi il culo impietosamente aperto alla vista, io sono esitante: è il primo triangolo della mia vita, il battito cardiaco mi martella le tempie, sono quasi in stato confusionale rapito dalla vista di quell'abisso di piacere palpitante. Rimango immobile qualche secondo con le orecchie che mi fischiano. Per fortuna ci pensa lui a farmi riprendere, chiamandomi a voce alta, lascia la presa dalla natica destra di lei e inizia a indicarmi ripetutamente il culo aperto della signora con l'indice. Il richiamo mi fa l'effetto di una doccia fredda, blocca il panico emotivo lasciandomi lucido e con una prepotente erezione. Mi infilo un preservativo al volo, lei era stata già lubrificata da lui quindi le scivolo dentro lentamente, un centimetro alla volta senza mai ritrarmi e senza fatica, nel giro di un minuto la martelliamo all'unisono fin quando lei lei ci delizia conuna serie di orgasmi multipli, dopo il terzo esplodiamo anche noi dentro di lei che godeva,
La mia prima coppia e la mia prima doppia: cose che avevo fantasticato a lungo ma non avrei sperato di sperimentare così velocemente e positivamente. Ritiro l'anora con ancora le visioni di quel culo maturo ma tonico ed esperto. Rientriamo sorridenti e soddisfatti al molo, lei era molto timida dopo il sesso soprattutto era di poche parole. Dopo la breve navigazione mi fecero scendere rimanendo a bordo, andai al parcheggio con un senso di libidine soddisfatta mista a gioia che mi lasciava sulle labbra un sorriso stampato. Fu il primo di diversi incontri rarefatti ma regolari nei tre anni successivi.
