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....pensiero

Viewed: 2 times Comments 0 Date: 21-09-2025 Language:

Porgeva il sesso glabro sollevando i fianchi, in modo che lui potesse assaggiarla e giocare con la punta della lingua, stremata da quel supplizio sussurrò la sua preghiera carica di peccato:
Scopami, non ce la faccio più! Scopami!
Lui, quelle parole, avrebbe voluto sentirle ripetere all'infinito, così indugiava lentamente, prima utilizzando la bocca, poi strusciando la cappella su e giù a cercare il clitoride turgido e gonfio.
Scopami, ti prego scopami!
La supplica era aumentata di tono, facendosi quasi straziante, la penetrò lentamente e con dolcezza, facendole percepire ogni centimetro, restando immobile dentro per qualche istante, godendosi il gemito di piacere e sollievo che le uscì dalla bocca.
Cominciò a prenderla così, seguendo a lungo quel ritmo lentissimo e completo, quasi che dovessero vicendevolmente assaporare ogni piccolissimo lembo di epidermide, godere di ogni singolo istante.
Ogni volta che le era dentro, lei trasaliva, mordendosi le labbra a sangue, finché inspiegabilmente alcune lacrime calde e salate le bagnarono gli occhi socchiusi. A quel punto gli ansimi divennero più i frequenti, i gemiti seguivano l'urgenza dell'orgasmo ormai prossimo.
La donna lo avvinghiò fra le cosce, quei movimenti lenti mutarono in spinte violente e istintive che condussero entrambi in territori sperduti e arcani, fino all'estasi del piacere.
Le lacrime calde lasciarono spazio a un sorriso strano e surreale, coperto immediatamente da un bacio.