STORY TITLE: Passione per il ballo. (Parte quinta, il finale) 
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Passione per il ballo. (Parte quinta, il finale)

by cornutoestivo
Viewed: 100 times Comments 1 Date: 25-10-2025 Language: Language

..e dunque, le cose stavano prendendo una decisa svolta verso una positività debordante, mia moglie era assolutamente presa dal maestro di salsa, persa nella sua eleganza, un vero Signore (seppur giovane) che, in vero, faceva di tutto per farsi apprezzare, va da se la sua prestanza fisica, che a mia moglie piaceva e come, ma la sua calma, il suo ponderare giusti passi senza affrettare le cose, la sua signorilità, il gusto che metteva nei suoi ragionamenti, nel suo procedere, tutte cose che conquistano mia moglie senza tergiversare, se queste prerogative albergano nell’animo dell’uomo che la corteggia, lei cade ai suoi piedi, senza nessun dubbio, e senza nessun dubbio iniziava a farsi in lei l’idea di poterci concretizzare. Certo, questo avrebbe apportato dei cambiamenti nelle nostre abitudini, importanti cambiamenti, sia lei che io non amiamo affatto che ci possano essere momenti in cui potersi trovare in condizioni che ci potrebbero creare nocumento alla nostra serenità, e mi spiego. Credo avrete capito il nostro senso per un livello di libertinaggio di coppia che ci fa essere felici, ma amiamo moltissimo la nostra privacy, non amiamo essere perseguiti in maniera sesquipedale senza desiderarlo, per cui, se ci portiamo a letto qualcuno, non amiamo che poi costui possa sentirsi in diritto di tediarci se dovessimo incrociare la sua via in modo casuale, e questo, tradotto in termini concreti, stava a significare che, se ce lo fossimo “scopato”, non avremmo più potuto frequentare la balera di riferimento, ovviamente senza che questo potesse escludere di rischiare di esser “prede” di una potenziale esclusività, dal momento che non sarebbe stato possibile, avremmo dovuto optare per l’abbandono della frequentazione, un pochino come abbiamo dovuto fare con la frequentazione della spiaggia in riferimento alla storia del bagnino, oppure cambiando località per le nostre frequentazioni liguri estive e quanto altro di indicativo delle nostre performances, soltanto una delle nostre abitudini manteniamo, anzi due, la prima è quella relativa alle seratine in libertà presso uno specifico privée di riferimento, in un posto del genere non c’è problema nel ritrovare chi si è scopato mia moglie, li è ben chiaro il comportamento da tenere da parte dei singles, pena l’esser buttato fuori in malo modo da buttafuori grossi come armadi a muro che rasentano il killeraggio, e l’altra abitudine che non cambieremo mai è la frequentazione di un locale molto simile al privée, ovvero un locale ad uso thermarium, dove la particolarità predominante è esser già nudi (o seminudi) immersi in calde vasche idromassaggianti, saune fantastiche e localini dove rilassarsi ad hoc, magari in compagnia e nel numero in cui si necessita.
Breve inciso, per mia moglie è stato nell’occasione di una frequentazione thermica che si è lasciata andare ad un incontro promiscuo, la vogliamo chiamare gang bang? E chiamiamocela, ne ha avuti per la prima volta (e fino ad ora unica) tre tutti insieme (quattro se consideriamo anche la mia presenza seppur dedita soltanto ai baci) dalle diverse età tra di loro, il più giovane (una 25ina di anni) dal cazzo notevole che l’ha chiavata per una mezz’ora di seguito e senza sosta (potenza della gioventù..) al quale a fine “sessione” ho fatto i miei complimenti stringendogli la mano ed offrendogli un aperitivo nel bar del centro, uno sulla quarantina che le ha tenuto la bocca impegnata per tutto il tempo sborrando in concomitanza col giovane ed uno all’incirca della mia età, dal cazzo non propriamente eccellente che si è lasciato smanettare da mia moglie fino alla fine, tutti e tre si scaricarono sulla pancia di Angela nel giro di pochi secondi, sembrarono quasi esser d’accordo (stupendi secondi vissuti..) poi, una volta rimasti soli nella stanza mi ha permesso di cospargergli tutto il prodotto maschile sul suo corpo, ovviamente non mancando poi il privilegio di farmi leccare tutto, si mi piace, e allora..?
Ecco, in queste due realtà, se si hanno delle performances, non c’è bisogno di scegliere di non frequentare più, li vige il rispetto della coppia, ti avvicini se la coppia vuole, altrimenti cerchi supporto in altre coppie e amen. Dunque, se avessimo scelto di scoparci il salsero, mia moglie sapeva bene che poi avremmo dovuto optare per queste strategie di diversificazione, e così è stato, prevalse in entrambi il “chissenefrega della balera”.
Il fatidico giorno del possibile incontro si stava avvicinando, ne parlammo a lungo tra noi, ovviamente io ribadii il concetto di voler essere presente in “diretta telefonica”, amo moltissimo l’intersecarsi del corteggiamento del maschio in oggetto con le vedute verbali di mia moglie in risposta, mi fa impazzire, e se pure oramai sono acclarati i miei problemi di impotenza, questa cosa mi rende ancora abbastanza uomo nella testa, ascoltando come mia moglie si lascia concupire una mezza erezioncina ancora la vivo, l’altra occasione è quando ammiro il volto di mia moglie sottoposto ad irrumazione da parte del maschio di turno.

“Allora amore, tu metti questo cavetto auricolare inserito nel tuo iPhone, poco prima di incontrarlo mi chiami, disattivi la tastiera in modo da non pigiare inavvertitamente altri tasti, rimetti tutto in borsa e mimetizzi il microfono in superficie, sarà facile, il cavetto è bianco come la borsa, abbi cura di tenere la borsa sul tavolo una volta che sarete seduti, io sarò nei paraggi, non mi farò certamente vedere, lui mi conosce e non sarebbe di buon auspicio, non è ancora il momento del mio ingresso nel gioco, tranquilla, come sempre, ti amo.”

Questo fu il nostro accordo, quella mattina prendemmo il bus nel quale la strinsi a me come fossimo dei liceali, era pur sempre un momento che precedeva qualcosa di importante che stava accadendo tra noi, era mia intenzione poterle trasmettere tutta la serenità possibile, ma sorridevo all’idea del pensiero che tutti quelli intorno a noi non immaginavano minimamente che io potessi essere un marito che accompagnava la propria moglie all’appuntamento con un uomo che, molto probabilmente in futuro se la sarebbe trombata, avrei voluto gridarlo, per puro senso ludico, resistetti, anche se mi accorsi di come qualche viaggiatore la guardasse, mia moglie è una bella donna, provocantissima, anche nella sua mise non troppo osé che indossava in quel momento.
Scendemmo alla fermata preposta, avevano appuntamento nei pressi del locale di riferimento, si sarebbero confusi nella splendida mattinata primaverile tra la moltitudine dei turisti, magari apparendo dei turisti loro stessi, ci salutammo con un fenomenale bacio poco prima di sfociare fisicamente nella piazza, due turisti giovani giovani che si tenevano per mano sorrisero compiaciuti nell’osservare quella coppia matura baciarsi con un simile trasporto, per la serie che l’amore non ha età.
Le diedi una ventina di metri di vantaggio, poi iniziai a seguirla, la vidi avvicinarsi alla meta, mi fermai a debita distanza, lei cercava lui con il suo sguardo, lo trovò, un cenno tra loro e presero ad avvicinarsi, una volta vicini lui la salutò come si conviene dicendole

“..ciaooo..pensavo non venissi più..”  

”..beh, una donna è pur sempre come una sposa, si fa attendere..”

Sorrisero entrambi, io sentivo tutto perfettamente attraverso il mio auricolare, che, per l’occasione, usai su tutte e due le orecchie, come se stessi ascoltando musica, e che musica! Quello che ascoltavo era molto meglio di un concerto dei miei amatissimi Pink Floyd, si abbracciarono in modo più che inconsueto, mia moglie era bellissima, vestiva un tubino nero attillatissimo, molto accentuato nella fasciatura del suo corpo che, come ben sapete, non è proprio filiforme, calzature non propriamente adatte al passeggio sui sampietrini della piazza, ma anche in questa scelta c’è stato il suo perché, ovviamente relativo all’inevitabile suo aggrapparsi a lui per non cadere, insomma provocantissima ed appetibilissima, si abbracciarono ancora una volta per reiterare il loro piacersi, lui le diede un velato bacio sul collo, nel punto intersecale tra la fine dell’orecchio e l’inizio della spalla, mia moglie non resistette e disse sorridendo

“..ohilà muchacho..”

Questo fece sorridere anche lui che le disse:

“..c’è qualcosa che non hai capito? Se vuoi te lo ripeto..”

“..ma si dai ripetimi ciò che hai detto..”

Non se lo fece ripetere due volte e ripetette il gesto, questa volta un pochino più lascivo e lungo, se non si fosse fermato mia moglie se lo sarebbe scopato in piazza, la conosco, quando abbandona la razionalià in questo modo diventa incontrollabile, per fortuna la razionalità della situazione fu lui a recuperarla, smise di leccarle il collo, perché non glielo stava baciando, glielo stava leccando, e la troia se lo lasciava leccare, anche li in mezzo alla piazza.
La prese per mano ed iniziò a condurla verso il luogo che li avrebbe visti accomodarsi per sorseggiare qualcosa insieme, erano bellissimi mano nella mano, sembrava di vedere una di quelle coppie di Vip assortite del mondo dello spettacolo, quelle in cui si evince che lei è una Milf pazzesca e lui il relativo toy boy,  appariva evidente a tutti la 20ina di anni differenza, a me piaceva molto che il pensiero di chi li guardava fosse del tipo

“..hai capito la porcona? Si scopa un bel ragazzo..”

Io me li guardavo camminare qualche decina di metri davanti, il culo di mia moglie era la cosa più guardata nei paraggi, uno spazzino smise di spazzare in terra quel poco che c’era da spazzare, e tirandosi sulla fronte gli occhiali da sole non le staccò gli occhi di dosso, così come un carabiniere impettito che passeggiava tra i turisti, che bello guardare tutto questo, fantastico! Mia moglie piace ancora, sono orgoglioso di questo, il merito è tutto mio, neanche in gioventù ha mai ostentato la sua bellezza, ora la ostenta grazie al suo cambiamento. Prima di arrivare a destinazione, lei si fermò parandoglisi davanti dicendole

“..ti stai vergognando a camminare mano nella mano con una donna che potrebbe sembrare tua madre? Per come hai ballato con me davanti a tutti i tuoi amici non dovresti provare questo..”

Io però sapevo qual era il vero motivo di questa sosta, voleva sincerarsi, guardando dietro, del fatto che io ci fossi, mi fermai anch’io, le feci cenno che tutto andava bene, lui non poteva vedere, qualcuno magari vide questo cenno della nostra intesa ma non me ne fregava niente, avessero pensato pure quello che poteva piacere o non piacere, a me interessava soltanto che tutto le fosse chiaro, che tutto stesse andando per il meglio, lui però non sapeva di questo, erano fermi al centro della via, tra le “genti” che evitavano di urtarli, quasi abbracciati, quasi vivo a viso, per cui le rispose

“..vergognarmi io? Tu non hai idea di quanti vorrebbero essere al mio posto in questo momento, ti sei vista? Tuo marito ti ha vista quando sei uscita stamattina?”

Sorrisero entrambi, mia moglie diede un casto bacio a stampo sulle labbra di Fabrizio e ripresero a camminare, non evitando di soffermarsi per vezzo femminile per osservare alcune delle ricche vetrine in quel tratto di via, presenti tutti i migliori nomi della nomenclatura modaiola.
Arrivarono, entrarono, sentii che alla loro richiesta di un tavolo il cameriere li pregò di seguirli, li accompagnò in un punto della sala che io da fuori non potevo osservare, poco male pensai, l’importante era poterli sentire, il segnale di ascolto era buono, mia moglie molto intelligentemente parlò in modo tale da lasciarmi modo di riuscire a capire se sentivo bene, se non avessi sentito al meglio gli accordi erano che io l’avrei chiamata con una banale scusa, e lei avrebbe riposizionato per bene il mezzo che usavo per ascoltarli, non la chiamai, per cui lei dedusse che io ero in ottimo ascolto. Nel frattempo mi ero appostato fuori del bar, fermo sul marciapiede di fronte, per come ero strutturato, completo scuro, occhiali da sole, auricolare alle orecchie e postura fiera, non distratta, forse, i più che transitavano, osservandomi potevano avere contezza che forse potevo essere la guardia del corpo di qualche vip in vena di shopping, ovviamente glielo lasciai credere, ma invece ero soltanto il fruitore delle gesta erotiche di mia moglie, ma certamente non potevo sbandierarlo, per cui, la parvenza di poter esser preso per quello che non ero mi piaceva.
Seduti e dato il via alla loro ordinazione, ripresero a parlare, lui tornò sul fatto se io, il marito, l’avessi vista uscire di casa abbigliata in quel modo e non avessi obiettato nulla, lei le rispose che era fortunata, che aveva un marito moderno e che non trovava azzardato che sua moglie fosse così provocante, che anzi, ne fosse fiero

“..mio marito è conscio di avere una moglie che molti uomini ambiscono, gli racconto sempre tutto, lui sa degli infiniti tentativi che nel mondo del mio lavoro vengono quotidianamente perpetrati nella speranza di portarmi a letto, ma non ci casco, avere un amante nel mondo della propria professione equivale a molto più di un secondo matrimonio, mio marito lo vedo meno che qualsiasi mio collega, per carità! Diverso è che se io volessi seguire la voglia di divertirmi con qualcuno, non sono una bigotta, o meglio, lo ero quando mi sono sposata e lo sono stata per molto tempo ancora, ora, grazie al mio matrimonio con un uomo adorabile sono cresciuta, per cui sono libera di scegliere..”

“..me ne sono reso conto del tuo senso di libertà, me ne sono accorto del modo in cui hai ballato con me, me ne sono accorto nel modo in cui non mi hai allontanato da te quando ti stringevo in modo animalesco, me ne sono accorto anche quando vi ho riaccompagnato alla vostra macchina, durante il breve tragitto..”

Era chiaro il riferimento a quando in un solo centinaio di metri quella sera lui riuscì a metterle persino un dito in culo senza che io me ne accorgessi. L’atmosfera si stava scaldando, mia moglie sapeva che io stavo ascoltando e voleva che ascoltassi dalla voce di Fabrizio quello che accadde, confutando così il fatto che io le avessi raccontato una bugia a proposito di quello che accadde, lo provocò dicendogli..

“..perchè? Cosa accadde quella sera mentre ci riaccompagnavi in macchina al buio mentre pioveva con tutti e tre sotto uno striminzito ombrello?”

Sorrise, sorrise anche lui, che non parlava, e mia moglie lo spronò sarcasticamente nel rammentare l’accaduto..

“..allora? Cosa successe? Rammentamelo, non ricordo..”

“..ho trovato eccitante che tuo marito non si accorgesse della cosa, va bene, era buio, per cui il mio accompagnarvi alla macchina con un solo ombrello era già difficoltoso, eravamo obbligati dallo stare “vicini vicini”, ma che lui non si accorgesse che ti stavo tastando il culo mi lasciò tentare per qualcosa di più azzardato..”

“..azzardato? Micidiale direi, mi hai fatto camminare una ventina di metri con un dito nel culo, porco..”  

“..ma se sono stato un porco, perché oggi sei qui?”

“..appunto perché sei un porco..”

Ottimo dialogo, propedeutico all’apertura di qualcosa di magico.

“..tu sai che ti scoperei adesso, qui davanti a tutti, vero..?”

“..lo so, ti scoperei anch’io, ma non si può, si potrà..”

“..e quando? Io abito da solo, se vuoi puoi venire da me, magari con la scusa che vai a lezione privata di Salsa..”

“..ecco, questo potrà tornare utile, con mio marito abbiamo spesso parlato di avere questa possibilità, ci farebbe piacere qualche lezione privata..”

“..ma io intendevo solo a te, vieni da me sola, a tuo marito inventi una scusa e vieni da me..”

“..allora non hai capito, io a mio marito non nascondo nulla, non gli nasconderò nemmeno che ti ho casualmente incontrato quest’oggi, che mi hai offerto un drink e che mi hai invitato per qualche lezione privata, alla quale verremo insieme, poi Dio provvederà, se nel mio destino c’è quello di lasciarmi scopare da te.. avverrà..”

“..non capisco, tu verrai a lezione di salsa con tuo marito, tu ballerai con me, tuo marito cosa farà?”

“..guarderà ed imparerà..”

“..ma se io dovrò ballare con te mentre lui ci guarderà potrei sentirmi impacciato, non a mio agio, non potrei ballare con te come vorrei..”

“..impacciato come in sala? Dove mi hai fatto sentire il cazzo su tutto il mio corpo? Se non te ne sei accorto anche li c’era mio marito che guardava, anzi, ci guardavano tutti, anche le tue allieve, quando sono tornata da lui sai cosa mi ha detto? Che abbiamo ballato una salsa vera, come si deve ballare, e non di quelle finte che vedeva tra altri ballerini..”

“..quindi ha visto come ti stringevo, e non ha detto nulla..”

“..ripeto, mio marito sa di non poter essere geloso del mio modo di ballare, e poi mica si accorge di tutto, del tuo dito nel mio culo ad esempio non se n’è accorto..”

Sorrisero, lui si stava lasciando persuadere dalla genuinità della sua richiesta, ovvero della possibilità di qualche lezione privata, ovviamente mia moglie sapeva benissimo che questo stava per essere architettato con l’unica prospettiva di scoparselo in mia presenza, come spesso era già accaduto con altri maschi che le sono piaciuti.
Spaziarono nei loro discorsi in tematiche di quotidianità, poi mia moglie chiese di poter lasciare il locale, si stava facendo tardi e lei avrebbe dovuto accudire la famiglia che era a casa, uscirono, io stetti bene attento a non farmi vedere, fecero il viaggio a ritroso, capii che lui la stava accompagnando fino all’ingresso della piazza dove c’era la fermata del bus, per cui dovetti accelerare l’andatura per non rischiare di ritrovarmelo davanti, li sorpassai, attesi mia moglie nella parte opposta della piazza, si salutarono con un bel bacio, di quelli veri, con il cuore in tumulto l’aspettai, arrivò, la baciai anch’io davvero in modo pazzesco, come a voler cancellare quello del maschio precedente, come a voler rimarcare il mio territorio, mia moglie acconsentì al bacio ed appena terminato mi disse

“..ehi.. cornuto, che ti succede..?”

“..ti amo, sei stata strepitosa, non smetterai mai di sorprendermi..”

Abbracciandola come un fidanzatino me la riportai a casa.
Giungemmo a casa abbastanza trafelati, non potei fare a meno di pensare a quanto fosse cresciuta negli anni,
nelle fasi prematrimoniali mia moglie era dedita soltanto all’allora negazione di tutto, di ogni cosa e di ogni dove, una prima fase del matrimonio davvero terribile, perlopiù fatta del nulla, ovviamente dal punto di vista erotico, ci ho messo davvero molto tempo per scardinare la sua rigidissima educazione impartitagli da una famiglia patriarcale “sudista”, ed ora ne sto godendo i frutti a lungo tempo sperati, auspicati, agognati, sognati. Trascorremmo il resto della giornata nella quotidianità, senza poter affrontare gli argomenti di cui avremmo necessitato, la presenza di altri abitanti della casa non ci concesse tale libertà, attendevamo impazienti tutti e due il momento in cui “normalmente” si torna ad esser in intimità e ci si ritira in camera da letto, luogo dove, anche se mia moglie non mi avrebbe mai concesso un avvicinamento fisico tra noi, avremmo potuto amare amabilmente conversare, la la nostra camera è ben distante dalle restanti stanze della nostra casa, eravamo più che al riparo e tranquilli, e lo sapeva bene anche mia moglie, dal momento che l’intensità dei suoi orgasmi era a volte notevolissima, con un pochino di autocontrollo ed il volume della tv si poteva però molto egregiamente risolvere il tutto.
Arrivò l’ora del “buen retiro”, e li, in un certo senso si scatenò un piccolo inferno nei miei riguardi, dal quale però ne uscii in modo più che egregio.
Le sue prime parole furono

“..allora? Chi è questa tua amichetta di chat? Pensavi non te ne parlassi più?”

Pensai che sarebbe stato del tutto inutile mentire, per cui dissi sorridendo

“..una mia amica milanese imbruttita..”

“..e da dove arriva questa milanese imbruttita?”

“..dalla mia volontà..”

“..spiegami..”

“..è una gran donna con cui dialogo amabilmente..”

“..di cosa? Di chi?”

“..di te e delle tue gesta..”

“..ovvero..?”

“..lei sa tutto di te, di quello che ami condividere con me, e pensa, mi ha persino confessato che una volta ha avuto un rapporto a tre, con il suo trombamico del tempo ed un suo amico, del trombamico intendo, mi ha raccontato che una sera lui si presentò a casa in compagnia a sua volta di un suo amico, lei sapeva di questo, ed essendo all’epoca ancora single avevano desiderato entrambi la cosa, mi ha raccontato che si fece trovare in deciso desabillé, per cui subì nell’immediato un deciso assalto, senza fronzoli né remore di coscienza..”

“..e brava, così si fa, ma tu come la conosci?”

“..l’ho conosciuta in rete, amica di amici comuni di chat, poi, come spesso succede, la conoscenza si affina, si perfeziona, ci si confida, ed a me piace molto parlare di te..”

“..e lei apprezza il mio comportamento? Le hai parlato anche della particolarità del nostro rapporto coniugale? Del privato intendo..”

“..si, certamente, sarebbe stupido conservare qualcosa di indicibile, è una bella amicizia, alla quale dedico del tempo, proprio nel parlare di te, di noi, mi ha detto che l’amicizia che ha con me spera di poterla far essere utile al convincimento del suo uomo ad assumere il mio stesso comportamento che ho con te, insomma spera di poterlo convincere ad esser cornuto consenziente, a lei non basta un solo uomo, è molto simile a te..”

“..bene, ti è concessa questa licenza, cornuto, sapere che una donna apprezza la tua testa per me è un orgoglio particolare, puoi anche salutarmela se vuoi, dille che avere il proprio uomo complice delle proprie libertà è fantastico, le auguro di riuscirci, ma adesso torniamo a noi..”

Un inciso, la mia amica di chat riuscì nei suoi intenti, sono tuttora presenti nel sito, lui è felicemente Cornuto con la C maiuscola..

“..bene, torniamo a noi..”

“..prendimi il nostro telefono, è in borsa, vediamo se ci ha scritto, anzi, vediamo se mi ha scritto, lui ancora non sa della condivisione del telefono “caldo” che probabilmente lo coinvolgeremo..”

Le porsi devotamente il telefono, rientrando nei ranghi di competenza.
Lei lo accese ed arrivò la solita cascata di messaggi, qulcuno di qualche personaggio che ancora non si capacita di averla inesorabilmente perduta, come ad esempio qualcuno che cercò di portarmela via, nel senso che cercò di concupirla in modo tale da poterla “usare” per scambi con altri uomini in vena di offerta delle proprie mogli, tentativo miseramente fallito, mia moglie me ne mise al corrente in modo tempestivo, prendemmo tra noi la decisione che sarebbe stato da quel momento “virtualmente deceduto”, e cosi facemmo; altri messaggi di uomini che precedentemente se la scoparono innanzi a me, come sempre, ai quali ci saremmo riproposti a tempo debito di rispondere, da valutare per un nuovo incontro, ma sapevo già che mia moglie era ed è poco incline ai ritorni, lei dice sempre tra noi che io sono il suo solo marito, e che non è interessata affatto a lunghe relazioni amorose, è solita dire sempre che  

“..meglio cambiare, nuovo maschio, nuove sensazioni, a letto non siete affatto tutti uguali, siete uguali nella quotidianità, tutti stronzi in modo pedissequo, ma a letto ognuno offre il meglio di se, soprattutto la prima volta in cui ce lo accogli, quindi è solo quello il maschio che mi interessa..”

Come darle torto? Impossibile. Il messaggio di Fabrizio c’era e come, inviato in un orario immediatamente susseguente al loro essersi salutati, diceva semplicemente

“..ti voglio, e tu saprai come poter essere mia..”

”Benissimo (disse) finalmente un uomo che sa il fatto suo, che sa porsi in attesa senza essere troppo insistente, questo ragazzo merita di avermi, sei d’accordo cornuto?”

“..certo che sono d’accordo, non avrei di contro accettato tutto questo lavoro di supporto..”

“..questa cosa mi pice, il mio supportatore erotico..”

Ne sorrisi anch’io di questo, intanto mi appariva ai miei occhi in tutta la sua carica erotica ed in tutta la sua particolare bellezza di donna matura, disponibile e desiderosa, magnificamente nuda sul nostro letto, con il telefono in mano e la fregna lucida, con delle evidenti e sublimi umidità in bella evidenza, segno di un suo quasi imminente squirtare, come lei sa fare e come mi piacque immaginare in quel preciso istante, che tale dono potesse  essere in possesso anche della mia amica milanese, mi guardai bene dal dirle questo, ovvero che la mia semi erezione era dovuta ad entrambe, per via dei pensieri relativi alle due donne che erano nella mia testa.
Lei appoggiò il telefono sul letto, mi guardò e mi disse

”..allora? Che ne pensi? Andremo o no a questa lezione privata di salsa? Lui non sa che riceverà il suo onorario in natura, deve avere un bel cazzo, è ora che io ne faccia conoscenza..”

“..si, certo che ci andremo, dunque, considerata ogni cosa, avevo già studiato la possibile fattività, per cui penso potremo tra martedì e mercoledì della settimana prossima, vedi tu..”

“..ecco cornuto, vedi perché ti amo? Senza che io lo sapessi hai già studiato la fattibilità, sei perfetto mio gran cornuto organizzatore, adesso gli invio un messaggio e lascerò scegliere a lui il giorno per lui stesso migliore..”

E cosi fece, scrisse semplicemente

“..vorremmo essere da te per una lezione martedì o mercoledì, scegli tu..”

Secondo voi quale giorno scelse? Ovviamente quello più vicino, cosa del tutto naturale, il messaggio di risposta arrivò, completo delle coordinate e dell’orario, ci accorgemmo con piacere che non era poi così lontano da noi, viveva in un buon quartiere, buono se correlato alla movida cittadina, come del resto il nostro, eravamo in due quartieri molto modaioli, intendo per tradizione.
Mia moglie, eccitatissima, concluse la conversazione attraverso il bollente whatsapp, lasciò il telefono, lo spense ed impugnò il suo maschio, il suo tois, lo spinse fino in fondo soltanto un paio di volte, poi lo sfilò di colpo e mi offrì in visione la sua autentica fontana eruttiva, ovviamente non resistetti ed anch’io mi sborrai tra le mani.
Lei non volle lavarsi, restò così com’era, mi permise soltanto di asciugargliela attraverso l’uso del mio cuscino, sul quale io poi dovetti dormire lasciandomi inebriare del suo odore, rigorosamente prodotto grazie al servilismo mentale nei confronti del maschio che la ebbe di lì a qualche giorno.
Ed il giorno arrivò.

“..amore guarda bene google map, dovremmo esserci..”

”..si, il numero della via è questo, parcheggia..”

Arrivammo al portone, io con un pochino di batticuore in più, lei notevolmente più scaltra, pigiò il bottone sul citofono ed al suo

“Si? Chi è?”
lei rispose semplicemente

“..gli allievi..”

“..bene, terzo piano, sarò sulla porta..”

Salimmo in ascensore, contrariamente a ciò che spesso accade, mia moglie mi diede un bacio lungo tre piani, forse capì che ne avevo bisogno, fu utilissimo, di colpo mi sparì qualsiasi cosa mi stesse in quel momento pervadendo. Giungemmo al piano, lui era ad aspettarci fuori della porta, ci fece accomodare, salutò cavallerescamente prima mia moglie e poi riservò a me una vigorosa stretta di mano, bene, come inizio non era male, io odio particolarmente le persone che offrono una stretta di mani “moscia e viscida”, secondo me, costoro, hanno sempre qualcosa da nascondere, per fortuna non fu in quel caso.

“..benvenuti, passeremo un paio di ore insieme, ve la sentite? Avete portato qualcosa per ricambio? Si suderà..”

“..è vero, non ci abbiamo pensato, vedremo come evolverà, semmai ci offrirai l’uso della doccia per rassettarci..”

La cosa lasciò un pochino perplesso anche me, non ci avevo pensato al fattore “sudore”, forse avevo pensato che ci saremmo tutti liberati del nostro abbigliamento quanto prima, era sintomatico che lui ci avesse pensato e noi no, segno evidente che, forse, lui non dava per scontato che l’avrebbe potuta avere oltre che come allieva anche per potersela scopare, forse ancora non si capacitava del fatto che la mia presenza non sarebbe stata ostativa, meglio, molto meglio, la cose sarebbero successe in modo meno esponenziale e più naturale.
Superato il primo piccolo imbarazzo (non certamente quello di mia moglie) ci fece accomodare, si assentò un attimo, attimo nel quale io e mia moglie ci demmo l’ok nello sguardo, tornò con qualcosa di fresco ed adatto ai momenti di li in avanti, posò tutto sul tavolo e poi si diresse verso la sua consolle musicale, ottima e ben attrezzata, partì cosi la musica, io chiesi di potermi servire della mia fotovideocamera, era mia intenzione di riprendere “ufficialmente” le lezioni che di li a poco avrei potuto ammirare, la scusa era di lasciar ballare loro ed io ne avrei poi usufruito la possibilità di ripetizione a casa con mia moglie, ovviamente cercando di imitare ciò che avrei registrato, lui fu concorde, in realtà io lasciavo ballare loro ufficialmente per questo motivo, ma io chiedevo ripetizioni su ripetizioni, soprattutto quelle dei passi in cui percepivo chiaramente che lui le stesse poggiando il cazzo addosso, che pur volendo evitare non poteva farne a meno e, pur perpetrando nelle loro evoluzioni la cosa sembrava non decollare, passava inesorabilmente il tempo, mia moglie sapeva benissimo che non ne avremmo avuto molto a disposizione e, pensando maledettamente al fatto di non poter ritardare il ritorno a casa, il tempo della concretizzazione di tutto avrebbe dovuto trovare una decisa accelerazione, dal momento che malauguratamente non pensammo al fatto del ricambio del vestiario e del giusto detergere dalla pelle di mia moglie l’inevitabile odore di maschio che di li a poco le si sarebbe tatuato addosso, avevamo delle commissioni da fare prima del rientro e sarebbe stato un problema imbarazzante dover portare mia moglie in giro odorosa di maschio, ci sarebbero state presenze che potenzialmente potessero essere a conoscenza del particolare odore acre di un rapporto sessuale appena consumato, sempre che non avessimo adottato la possibilità di poter fare una doccia a casa del fortunato, ma noi la doccia amiamo farla a casa nostra da soli, per cui dovevamo accelerare gli accadimenti, mia moglie, che certamente non avrebbe potuto contenere l’irrumazione del maschio, avrebbe dovuto necessariamente avere il tempo di una proditoria rassettata sommaria prima di uscire, ma in realtà avrei dovuto averne anch’io il necessario tempo, perché se fosse finita come io e mia moglie avevamo in mente (e che avvenne) anch’io avrei avuto su di me parte dello sperma che avrebbe prodotto Fabrizio, come è noto amo baciare e leccare il viso irrumato di mia moglie.
Loro ballavano meravigliosamente allacciati, io riprendevo le particolari movenze da tenere durante una sensualissima “bachata”, li pregavo di ripetere in continuazione, li fermavo e li rifermavo, ma da lui nessun cenno, forse non aveva contezza di poter osare, in alcuni momenti era decisamente avanti, ma non si capacitava di poter osare.
L’imput necessario, come mi aspettavo, arrivò da mia moglie, per via del caldo chiese di potersi togliere la camicia, restando in reggiseno, ovviamente non senza un’apparente sorpresa da parte di Fabrizio, anzi, mia moglie disse

“..se hai caldo toglila anche tu..”

Breve interdizione visiva verso di me, e mia moglie disse

“ ..tranquillo, mio marito capisce, lo sa che stiamo soffrendo per il caldo, lui non sta ballando, noi si..”

Finalmente si dimostrò coraggioso, si lasciò aiutare da mia moglie nel togliere la camicia, in vero già abbastanza tersa di sudore, la gettò sulla poltrona e riprese a ballare con mia moglie, da quel momento si sentirono autorizzati a ballare pelle a pelle, sudando notevolmente di più, nel frattempo, sia io che mia moglie, guardandoci negli occhi ci trasmettemmo nello sguardo l’assoluta valenza del fisico di Fabrizio, petto vigoroso, asciutto, completamente glabro, pettorali ben scolpiti ed evidente tartaruga, insomma un buon esemplare di maschio.
Li vedevo allacciati, con le loro rispettive pelli appiccicaticcie e lucide dei loro relativi sudori, una visione molto sensuale, il gioco stava prendendo vita, in alcuni momenti mia moglie iniziò ad essergli molto vicina con la bocca, mi lasciò prendere atto di quanto il ragazzo le piacesse, prese a leccarlo sul collo guardandomi dritto negli occhi, poi qualche bacio anche sui suoi pettorali per accelerare un accadimento già fortemente in itinere, fu lì che il ragazzo iniziò a capire ed a perdere i suoi freni inibitori, oramai gli apparì chiaro quello che sarebbe successo.
Durante una delle loro pause presi io stesso l’iniziativa di togliere il reggiseno a mia moglie con la scusa di poterle asciugare il sudore soprattutto tra le tette, lui poté ammirarne tutta la loro consistenza che, per inciso è decisamente notevole, anche se appartenente ad una donna di 5556 anni, lui ci guardò con aria lasciva, non c’era più modo di poter tergiversare, guardò mia moglie, lei, nei suoi occhi trovò in anticipo ciò che avrebbe voluto chiederle, insomma riuscì ad interpretare il suo sguardo, che nello stesso tempo era rivolto anche a me

“..se stai concentrando le attenzioni su mio marito, tranquillo, fai come se lui non ci fosse, fai ciò che staresti per fare se fossimo soli, non preoccuparti di lui, a lui piace guardare, lui si cala nel suo ruolo, lo hai detto tu stesso molte volte, lui è un cornuto, consapevole, a lui piace guardare, a lui piace vedermi con altri uomini, a lui piace segarsi, lascialo stare, lui è felice della sua condizione..”

Non fiatò, mia moglie si offrì ad un suo bacio in bocca, un momento per me sempre fortemente emozionante, poi iniziò a “divorarsi” mia moglie come avrebbe sognato già di poter fare da tempo, mi preoccupai soltanto di esortarlo a non lasciargli evidenti segni addosso, e mia moglie deridendomi disse

“..hai sentito? Si preoccupa della sua mogliettina..”

“.. fa bene, una donna come te va salvaguardata..”

“..hai sentito cornuto? Non mi farà del male, ma adesso stai buono, segati e non ci rompere i coglioni..”

Chiara imposizione, lui mi diede parvenza di esser quantomeno esterrefatto, si dimenticarono di me per una mezzoretta circa, tempo in cui si pomiciarono sotto i miei occhi, lui trovò immediatamente i pulsanti di accensione di mia moglie succhiando i suoi capezzoli, non era a conoscenza di quanto mia moglie si sarebbe sentita dominata, non lo sapeva, ma mia moglie quando subisce questa cosa si trasforma, in quel momento c’era davanti a me la mia moglie preferita, porca, puttanella e troietta impareggiabile, si stavano spogliando a vicenda, non gliene fregava più niente della musica, mi alzai ed abbassai il volume, era decisamente più interessante ascoltare la musica di due corpi infoiati che si stavano cercando, mia moglie tardò a rimanere in mutande, le piacque aiutare lui a rimanerci, aveva una fottuta voglia di poter vedere il cazzo, la conosco più che bene, gli si inginocchiò davanti e glielo sfilò dalle mutande, mi guardò in faccia come ad approvare ciò che le era tra le mani, immediatamente optò per la sua passione primaria, glielo prese in bocca iniziando a succhiarglielo facendoselo arrivare in profondità nella sua bocca, mia moglie quando fa un bocchino delira..
Lui stava apprezzando la bocca di mia moglie paonazzo in volto, le prese la testa fermandola, lasciò capire di esser quasi sull’orlo di una imminente venuta, ci disse che non avrebbe voluto fare una brutta figura, nel dire questo si dimostrò onesto, ma sia mia moglie che io stesso gli dicemmo di esser tranquillo, potevamo capire la straordinarietà del suo momento che stava vivendo, mia moglie lo tranquillizzò dicendogli

“..non preoccuparti, lasciati andare, avrai poi il tempo di poterti ricaricare e scoparmi come si deve, non
fustigare la mente, se senti che te ne stai per venire fallo, a me piace essere inondata in faccia ed in bocca, piace anche a mio marito che condividerà con me ciò che ci donerai..”

Il ragazzo si tranquillizzerò, ma onestamente in quel momento non sarebbe stato comprensibilmente in grado di poter scopare mia moglie e, pensando bene, fece in modo di lasciar fare a mia moglie, o meglio, alla bocca di mia moglie ciò che si stava rendendo necessario, lei non mollò la presa, continuò il gagliardo pompino guardandomi spesso negli occhi, io esortavo il ragazzo a schizzarle presto il suo sperma in faccia, sia io che mia moglie capimmo che lo stava per fare, lo fece, molto sperma attecchì sul volto è molto altro in bocca, mia moglie lo pulì per bene, poi rivolgendosi a me allargò le braccia dicendomi

“..dai.. tocca a te, vieni a pulirmi..”

Offrimmo al ragazzo uno spettacolo che molto probabilmente non ebbe mai a poter osservare, rimase a cazzo dritto come un palo, lei, prendendone atto che fosse pronto per chiavare, si sedette in poltrona, si sfilò le mutande, in quel momento ebbe nuovamente davanti al suo viso il cazzo di Fabrizio, lo potevo vedere bene anch’io, completamente glabro, come piaceva a mia moglie, completamente “scappellato”, come piaceva a mia moglie, dal glande pronunziato, come piaceva a mia moglie, notevole consistenza nell’asta, come piaceva a mia moglie, nodoso e venoso, come piaceva a mia moglie.
Insomma, iniziai a pensare che, la natura fa e disfà a proprio piacimento negli accadimenti, e quella volta fece si che si fossero incontrati due esseri (meglio tre..) compatibili tra loro. Mia moglie prese ad interessarsi del cazzo di Fabrizio, lo riprese nuovamente immediatamente in bocca tenendolo per i glutei, quando mia moglie fa così le piace che il maschio osi, le piace farselo arrivare fino in gola, fino a farsi sfondare in profondità, fin quasi a sfiorare l’esofago, Fabrizio fu fantastico, non sembrava proprio essersene già venuto pochi minuti prima, capì finalmente di poter liberamente osare, ed osò fino a far avere a mia moglie dei piccoli principi di eccellenti conati di vomito, stava velocemente prendendo possesso di entrambi noi, stava perfettamente interpretando ciò che lei le disse

“..fai finta che lui non ci sia..”

e lui se la stava chiavando nuovamente in gola senza ritegno e senza rispetto di me, anzi, a me sembrò che la situazione lo stesse maggiormente infoiando, posizionò la testa di mia moglie sulla testiera della poltrona, salì su di essa e continuò a chiavarla in gola forsennatamente, chissà da quanto tempo sognava quella possibilità, mia moglie era in “trappola”, non poteva divincolarsi, se non fosse stato lui a darle respiro l’avrebbe quasi uccisa, io, per meglio gustarmi il tutto, presi posizione dietro di loro e, mettendomi in ginocchio potevo gustarmi la portentosa scena, vedevo dal basso entrare il notevole cazzo di Fabrizio direttamente in gola a mia moglie, le palle le colpivano il mento, per cui, entrava completamente, mi piacque accarezzargli le palle, adoro questa sfumatura da vero cornuto, ad ogni ingresso corrispondeva un grosso lamento di mia moglie, che riuscì persino a dirmi qualcosa del tipo

“..aiutami, fallo smettere ti prego.. mi sta massacrando..”

Rispose lui sorprendendomi non poco..

“..non può intervenire a salvarti, a lui piace quello che ti sto facendo, mi sta accarezzando i coglioni, sai?”

“..lo immaginavo, tra poco potrebbe piacergli anche leccarteli, ti prego lasciaglielo fare, a lui piace..”

Mi piacquero le parole di mia moglie, conoscendola so bene che non avrei mai potuto correrle in aiuto, mia moglie ama questa dominazione da parte del maschio deciso, cosa che non sono mai riuscito a farle conoscere io.
Mi permisi (non visto da Fabrizio) di toccarle una gamba, stringendogliela in modo da farle capire che doveva portare a termine la cosa, il tempo iniziava a diventare esiguo, lei capì, smise di farsi chiavare in bocca, non prima di avermi dato modo di baciare i coglioni di Fabrizio, che apparve gradire, la bella posizione che avevano me lo consentì inebriandomi, lui scese a terra dalla poltrona, mia moglie era con il viso interamente imbrattato dal trucco che si stava sciogliendo per via delle lacrime da sforzo causate da quello che aveva subito, ma era bellissima!

Purtroppo non mi accorsi che il mio smartphone si era spento, non avrei potuto testimoniare la chiavata, starete pensando che avrei potuto usare quello di mia moglie, ma non sarebbe stato possibile, lei usa quello professionale in dotazione da parte della direzione, controllabile da remoto, quello “caldo” non lo avevamo portato con noi, oppure avrei potuto optare per quello di Fabrizio, me lo sarei potuto far prestare, ma non amo fotografare le gesta di mia moglie con oggetti non miei.
Però la chiavata ci fu, e pure dal carattere mozzafiato.

Lui le disse

“..vorrei scoparti, ma non ho un preservativo..”

Lei rispose

“..tranquillo, al cornuto non mancano mai..”

Sentendomi tirato in ballo misi le mani in tasca e ne tirai fuori uno, sperando che la misura (vista la consistenza del cazzo) fosse adeguata, lo aprii e quando mia moglie mi vide fare quel gesto, rivolgendosi a Fabrizio disse

“..lascia che te lo metta lui, adora questo gesto, lasciagli sentire quanto è duro il cazzo che mi entrerà dentro..”

“..si certo, sono d’accordo, dai cornuto, vieni, voglio scoparmi tua moglie..”

Mi avvicinai, allargai con le due mani il preservativo, ebbi cura di coprirgli per bene la cappella, poi lo srotolai fino in fondo con una mano, mentre con l’altra lo tenevo per le palle, potei sincerarmi dell’assoluta durezza dell’asta e della vera consistenza dello scroto, davvero notevole, avevo avuto già modo di manipolarlo e di leccarlo, si confermò al tatto prolungato un vero portento di maschio, un maschio che riconsegnai immediatamente a mia moglie che, sorridendo, disse a Fabrizio

“ ..sentito che mani il cornutello? E’ esperto, lui ha sempre voluto saggiare la consistenza del cazzo e delle palle che mi stanno per scopare..”

Detto ciò lui la mise a pecora sulla sponda del tavolo e cercò di penetrarla cosi, vidi che per il tanto infoiamento stava incontrando problemi, per cui mi calai molto volentieri nei panni del “mamporrero”, terminologia ispanica molto esaustiva, basta informarsi, riuscendo a percepire questa necessità di aiuto, mi posi dietro di loro, mi abbassai ed indirizzai con le mie mani il cazzo di Fabrizio in direzione della fregna di mia moglie facilitandogli il compito di penetrarla, la mia mogliettina che aveva già non so quante volte squirtato.
La scopò in quella posizione per diversi minuti, nei trascorrere dei quali capii che era arrivato fino in fondo, ad ogni colpo corrispondeva un quasi urlo di mia moglie, ogni tanto tentava di guardarmi, ma al nuovo relativo affondo tornava a chiudere gli occhi mordendosi le labbra, provai a chiederle se le stesse piacendo, mi disse soltanto

“..moltissimo.. mi sta sventrando, mi è arrivato alla bocca dell’utero..”

Lui, essendoci il presupposto per via della posizione favorevole, armeggiò anche col culo, inserì un dito fino in fondo, mia moglie apparve gradire, ma quando lui tentò di incularsela, lei non glielo permise, disse che in quel momento non gradiva molto qualcosa oltre la consistenza del dito, lui fortunatamente capì, evitò la degenerazione di qualcosa di notevole stesse accadendo e la penetrò nuovamente, poi, lei, anticipando qualcosa che avrei potuto dire io di li ad un istante, rivolgendosi a lui disse

“..non sborrarmi dentro, hai visto già cosa a noi piace, venirmi ancora in faccia, poi ci penserà come sempre mio maritino cornuto a ripulirmi, siamo ghiotti di sperma..”

Passò ancora qualche minuto di colpi ben assestati, poi, improvvisamente Fabrizio uscì dalle carni di mia moglie, si sfilò il preservativo mettendomelo tra le mie mani, come a dire

“..tieni questo è tuo, te lo riconsegno..”

poi mise mia moglie in ginocchio davanti a lui e prese di nuovo a darglielo in bocca tenendola per i capelli, stavo quasi impazzendo a vederla così pesantemente dominata, prese persino a bastonarla in viso a mezzo del possente cazzone nudo e lucido della saliva di mia moglie, gran cazzo che mi sembrava persino aver acquistato notevole consistenza, capivo che stava per “arrivare”, emanava dei veri e propri grugniti, definiva mia moglie nei modi che gli venivano di getto, senza nessunissima preoccupazione, io mi misi in ginocchio accanto a mia moglie, volevo assisterla nel momento topico, le presi una mano, gliela strinsi per darle contezza della mia presenza, la ebbe, insieme a non so quanti orgasmi, essendo una donna pluriorgasmica (lo è da una decina di anni in qua, prima era bigotta in modo inimmaginabile..) e potevo immaginare cosa stesse provando, Fabrizio stava per irrumare tutto quello che aveva davanti, con una mano continuava a tenere mia moglie per i capelli e con l’altra si segava furiosamente, le mani di mia moglie erano una nella mia e l’altra posizionata sui coglioni di Fabrizio, al conseguimento di un suo ennesimo grugnito incontrollato arrivò la crema attesa, il primo schizzo colpì di striscio la guancia sinistra di mia moglie, attraversando in superfice la sua palpebra e trovando impatto nell’attaccatura dei capelli, il secondo arrivò sulle sue labbra ed il terzo direttamente in bocca, poi ancora schizzi minori che caddero sul seno e qualcosa in terra, ma qualcosa colpì anche me che le ero affianco, questo mi causò un brivido che non saprei descrivere, non lo diedi a vedere, lei era magnifica, in quel momento capii tutta la potenza erotica di mia moglie, intanto Fabrizio glielo imboccò tra le labbra ancora una volta facendosi ripulire il cazzo per bene, prima di lasciarci per recarsi in bagno bastonò ancora mia moglie in viso, il cazzo era ancora durissimo e conteneva ancora un pochino di crema al suo interno, così facendo, il residuo che era ancora contenuto fu fatto uscire in modo violento, qualche stilla colpì ancora una volta anche il mio viso, e per me furono come vere e proprie gocce di fuoco. Fabrizio ci lasciò andandosene in bagno, noi restammo ancora li inginocchiati a baciarci scambiandoci il prezioso prodotto umano caldo, prima di inorridire dovreste provare..!
Ci rivestimmo senza lavarci, tanto ci saremmo diretti verso casa, avremmo fatto una doccia insieme e chissà..! Tanto, io la mia soddisfazione la ebbi nel momento in cui Fabrizio tentò di incularsi mia moglie, un gesto troppo forte (e sperato) per potergli resistere, gesto che io non sono mai riuscito a portare a compimento per via della mia risibile eiaculazione lampo. Ci trattenemmo ancora un pochino a casa di Fabrizio che, in vero, sarebbe stato straordinariamente di nuovo pronto, mia moglie però dovette declinare per via dell’esser tremendamente tardi, però ci salutammo lasciandoci la possibilità di poterlo di nuovo rivedere, si baciarono in bocca a lungo, facendomi di nuovo perdere la testa, chi è cuck dentro sa che quel gesto è un gesto intimo, un gesto da dedicare quasi esclusivamente al cornuto e, se perpetrato in quei frangenti, ti dona come non mai la vera essenza delle corna! Fabrizio era in accappatoio, poco prima di aprire la porta per lasciarci andare lo aprì, lasciò rivedere a mia moglie il cazzo ancora durissimo, volle effettuare un nuovo tentativo di seduzione, mia moglie si inginocchiò, glielo riprese di nuovo in bocca un attimo, poi, “sollevandosi dal fiero pasto” lo salutò baciandolo sulle guance dicendogli

“..ciao cavallo.. se le tue allieve sapessero..”

Tornammo a casa di corsa, nel tragitto di ritorno mia moglie mi chiese se mi fossi accorto di quanto l’avesse fatta godere, ed io le risposi che era impossibile che io le potessi quantificare la cosa, lei disse

“..che maschio, grazie amore mio, si accoccolò alla mia spalla, ci fermammo per delle commissioni, mia moglie ed io eravamo straordinariamente profumati di sperma, chissà se qualcuno se ne accorse, arrivammo, ci togliemmo di dosso in doccia l’odore dello sperma e tutto tornò nella normalità.
Non andammo più a ballare nella balera in cui lo incontrammo, non andammo più a lezione privata e non lo rivedemmo più.
Ma l’amore di mia moglie per il cazzo raggiunse un nuovo indice di gradimento..

POSTED 1 COMMENTS:
  • avatar costarica Che meraviglia di pompino e scopata...baciare , ripulire la moglie dello sperma del maschio è qualcosa di eccitante al massimo...mi avete fatto sborrare due volte..e si che non sono più un giovincello

    26-10-2025 19:59:12