ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Marco ed Elena – La scintilla degli amici di Fabio 
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ИСТОРИЯ

Marco ed Elena – La scintilla degli amici di Fabio

by theanalyst
Посмотрели: 418 раз Комментарии 2 Date: 27-12-2025 Язык:Language

Marco aveva sempre saputo che Elena era un’altra categoria di donna. Non era solo bella. Era quel tipo di bellezza che ti entra sottopelle senza chiedere permesso: curve morbide ma decise, occhi che sembravano sempre sul punto di promettere qualcosa di proibito, e un modo di muoversi che faceva sembrare ogni stanza più piccola e più calda.
Da quando Fabio aveva compiuto diciotto anni e aveva iniziato a portare a casa più spesso i suoi amici, Marco aveva notato il cambiamento. Non era tanto Fabio. Erano gli sguardi dei suoi compagni. Soprattutto quelli di Nicola.
Nicola era il maschio alfa indiscusso del gruppo. Alto, spalle larghe, voce profonda, quel tipo di sicurezza che non ha bisogno di urlare per farsi sentire. Da mesi ripeteva a Fabio, mezzo ridendo mezzo serio:
«Tuo padre è un beta, fidati. Non ci credo che un uomo così riesca a soddisfare una come tua madre. È sprecata.»
Quelle parole erano rimaste dentro Marco come una spina. Non lo avevano fatto arrabbiare. Lo avevano fatto fantasticare.
E le fantasie erano diventate sempre più sporche, sempre più dettagliate.
Immaginava Nicola che prendeva Elena contro il muro dell’ingresso, ancora con le scarpe da ginnastica ai piedi. Immaginava sua moglie che gemeva in un modo che con lui non aveva mai fatto, le mani di Nicola che le stringevano i fianchi così forte da lasciarle i segni, il cazzo grosso del ragazzo che la apriva senza gentilezza, ed Elena che sussurrava «ancora… più forte… ti prego» con la voce spezzata dal piacere.
Nelle sue fantasie peggiori (o migliori), Elena si innamorava. Continuava ad amarlo, Marco, in un modo dolce e familiare. Ma per Nicola provava una fame animalesca, una dipendenza che la faceva tremare solo a sentirne il profumo. Tornava a casa dopo essere stata con lui con le mutandine ancora bagnate, le labbra gonfie, il collo segnato dai succhiotti, e lo guardava con un misto di colpa e di sfida mentre si sedeva a tavola come se niente fosse.
Quella sera c’era stata la classica cena “ragazzi + genitori”.
Nicola era seduto di fronte ad Elena. Non si nascondeva. La fissava apertamente, lo sguardo che scivolava sul seno che premeva contro la camicetta leggera, poi sul collo, poi di nuovo negli occhi. Quando Elena si era alzata per portare i piatti, lui aveva seguito ogni movimento del suo culo con una lentezza ostentata.
Elena lo aveva sentito. Marco lo aveva visto.
Quando erano saliti in camera, l’aria tra loro era densa.
Elena si era tolta il vestito rimanendo in perizoma e reggiseno nero. Non aveva detto niente. Si era infilata sotto le lenzuola e aveva spento la luce.
Marco le si era avvicinato da dietro, già duro solo al pensiero di quello che stava per dire.
«Ti ha guardata tutto il tempo» le ha sussurrato contro il collo.
Elena ha avuto un brivido. «Lo so.»
«Ti ha fatto bagnare?»
Silenzio. Poi, piccolissimo: «Sì.»
Marco le ha infilato una mano tra le cosce. Era fradicia.
«Cristo… sei così bagnata solo perché ti ha guardata.»
Elena ha chiuso gli occhi, imbarazzata ma incapace di mentire. «È diverso… è… è come se mi spogliasse con gli occhi. Come se sapesse esattamente cosa vorrei che mi facesse.»
Marco le ha scostato il perizoma di lato e le ha infilato due dita dentro senza preavviso. Elena ha soffocato un gemito.
«Dimmi cosa vorresti che ti facesse» le ha ordinato piano, muovendo le dita lento e profondo.
Elena ha esitato solo un secondo. Poi ha ceduto.
«Vorrei… vorrei che mi prendesse senza chiedere. Che mi girasse di spalle, mi abbassasse le mutandine e me lo mettesse dentro tutto in una volta. Forte. Senza baci, senza carezze. Solo… scopandomi. Come se fossi solo una figa da riempire.»
Marco ha accelerato il movimento delle dita. Il respiro di Elena era diventato spezzato.
«E poi?»
«Vorrei… vorrei succhiarglielo. Inginocchiarmi davanti a lui mentre tu sei in casa. Sentire quanto è grosso, quanto mi riempie la bocca. Vorrei strozzarmi sul suo cazzo e guardarlo negli occhi mentre lo faccio.»
Marco era così duro che faceva male.
«Ti innamoreresti di lui?»
Elena ha avuto un momento di esitazione vera. Poi, con un filo di voce:
«Sì… credo di sì. Mi innamorerei della sensazione di essere completamente sua. Di essere scopata come una puttana e poi coccolata come una regina. Di sapere che con lui non potrei mai essere solo… “la moglie”.»
Marco l’ha girata di peso, l’ha messa a pancia in giù e le ha aperto le gambe con le mani.
«Allora immagina che sia lui adesso.»
È entrato dentro di lei con un colpo secco. Elena ha urlato piano nel cuscino.
«Dillo» ha ringhiato Marco mentre cominciava a pompare.
«Nicola… cazzo… Nicola scopami… riempimi… fammi tua…»
Ogni spinta era accompagnata da un nome diverso dal suo. Marco sentiva il sesso di Elena contrarsi violentemente intorno a lui ogni volta che pronunciava quel nome.
Quando è venuto, è venuto pensando esattamente la stessa cosa che stava pensando Elena: che forse, un giorno, Nicola avrebbe davvero preso il posto che Marco gli aveva già riservato nei loro pensieri più sporchi.
E la cosa più spaventosa, e più eccitante di tutte, era che nessuno dei due voleva davvero che restasse solo una fantasia.

Добавлены 2 Комментарии:
  • avatar emiliohidalgo bello....complimenti

    29-12-2025 17:02:59

  • avatar Cuck Fantastico racconto. Me lo hai fatto diventare di marmo. Aspetto il seguito

    28-12-2025 16:41:57