STORY TITLE: Il bull ed il suo amico 
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STORY

Il bull ed il suo amico

by Simona
Viewed: 672 times Comments 3 Date: 14-10-2025 Language: Language

Qualche tempo fa, mio marito, con l’intento di organizzare una serata trasgressiva, contattò un bull del sito, il cui profilo era molto esplicito e provocante. Dalle foto e dai feedback si capiva che era il maschio alfa, che intriga e non poco noi signore.
In assenza di mio marito, avevo più volte sbirciato il suo profilo, ed ogniqualvolta il desiderio di farmi possedere da questo bel maschio aumentava. La mia mano immancabilmente scendeva nelle zone erogene per placare e portare sollievo alla crescente eccitazione. Non ricordo quanti orgasmi ho avuto, mentre sognavo di essere posseduta dal suo bel cazzo, con le dita che sguazzavano nel lago che mi si formava immancabilmente tra le cosce.
Una sera, finalmente, telefonò a mio marito per verificare la nostra disponibilità per il fine settimana, e per definire gli ultimi dettagli :

B “Vi andrebbe bene venerdì sera alle 21?”
F “Per noi va benissimo. Ma dove ci incontriamo?”
B “Riservo una camera presso l’Hotel Pxxxxxxx, a Saronno. Vi va bene?”
F “Perfetto, a venerdì sera”
B “Chiamami, quando sei nei paraggi”

Più si avvicinava il fine settimana e più in me aumentava l’eccitazione per questo incontro con un nuovo amante, la cui fama, a detta delle coppie che lo avevano incontrato, era di essere capace, resistente e superdotato.
Il venerdì sera, ci preparammo e ci incamminiamo verso la nostra destinazione.
Poco prima di raggiungere Saronno, Franco gli telefonò :

F “Buonasera, siamo a 5 minuti da Saronno”
B “Ciao, la camera é la numero 16. Tu accompagni Simona fino al parcheggio, e poi sparisci. Non ti voglio tra le palle”
F “Mah, io volevo scattarvi qualche foto!!!”
B “A Simona e alle foto ci penseremo noi”
F “Come noi?”
B “Ho invitato un mio amico dí merende”

Mio marito si eccita nel organizzare e nel partecipare alle mie trasgressioni, talvolta attivamente ma più spesso solo come osservatore e fotografo. Ma ancor di più lo eccita il sapermi sola con degli estranei che soddisfano tutte le mie e le loro voglie.
Raggiunto il parcheggio dell’Hotel, Franco scrisse un sms :

F “Siamo nel parcheggio”
B “Camera 16. Dille di entrare e tu vatti a fare un giro, che a lei ci pensiamo noi”

Scendendo dall’auto, con le farfalle nello stomaco, promisi a Franco, che anch’esso ardeva dall’eccitazione, che poi gli avrei raccontato tutto.
Bussai alla camera 16, e fui accolta dall’amico del bull. Un gigante, nei miei confronti, che appoggiandomi una mano sul fondoschiena mi invitò ad entrare.
Salutai i due maschi che subito si dimostrarono essere dei gentiluomini. Mi misero subito a mio agio e, per rompere il ghiaccio, mi offrirono un buon prosecco.
Dopo essere andata in bagno a prepararmi, li raggiunsi in camera ed il bull iniziò a scattarmi qualche foto.

B “Il cornuto, mi ha detto di mandargli qualche foto”

I due maschi iniziarono a prendermi le misure. Quattro mani che frugavano il mio corpo in ogni sua parte. In breve i loro abiti caddero ai nostri piedi, lasciando liberi di manifestarsi i loro due uccelli già belli vispi.
Dopo aver trastullato manualmente i loro cazzi, l’amico del bull, sdraiandosi sul letto esclamò “vieni a succhiarmelo”. Nel frattempo il bull mi strusciava la sua verga tra le mie cosce, già madide di piacere, facendomi sentire tutta la sua erezione.
Pure il bull, volle farmi assaggiare il suo cazzo che presi e baciai con delicatezza avvolgendogli il suo glande con le mie calde labbra. Il suo amico, prese a sgrillettarmi con due dita dentro la mia passera. Con maestria stimolò il punto G, causandomi un orgasmo intenso e bagnato, che lasciò evidenti segni sul copriletto.
Questi due amici, sapevano come si tratta una femmina in calore, ed in modo sincronizzato mi stavano riempiendo di attenzioni, mentre io tenevo lubrificati i loro cazzi e le loro palle gonfie di piacere.
Dopo tali preliminari, che mi avevano già portato a più riprese sulle vette del piacere più intenso, il bull decise di aprire le danze, e con esse le mie cosce, e fissandomi diritta negli occhi, mi penetrò con tutta la sua verga, fino in fondo alla vagina, sbattendo la sua grossa cappella contro la cervice.
In modo autoritario e dominante, prese a limonarmi in bocca, con le nostre lingue a rincorrersi, mentre con le mie gambe gli cingevo il suo corpo per agevolare il suo cazzo che mi stava scopando in profondità.
Per non escludere dal gioco il suo amico, il bull mi mise a pecora, appoggiò la cappella sul mio culo che, grazie all’abbondante lubrificazione dei miei stessi umori, non oppose alcuna resistenza. Avevo qualche timore, viste le dimensioni dei loro gingilli, ed invece lo ricevetti tutto senza batter ciglio. Scopandomi nel sedere, come un forsennato , mi ordinò di succhiargli il cazzo, premendo la mia nuca per farmi ingollare tutto il uccello del suo amico.
Ero completamente in balia di questi due maschi, che si stavano divertendo a darmi piacere. Non dovevo essere certamente la prima femmina che si godevano in coppia, perché il loro affiatamento non si improvvisa su due piedi. Mi hanno scopata in tutti i miei orifizi, a più riprese facendomi perdere il conto degli orgasmi che ho raggiunto.
Il primo a cedere alla pressione della propria eccitazione fu l’amico che, con un rantolo affannoso, mi riempi il culo, estraendo il preservativo pieno della sua crema biancastra.
Pure il bull stava per capitolare all’inevitabile conclusione. Si sfilò dalla mia passera, si mise a cavalcioni sulla mia pancia e mi mise il suo enorme uccello tra le tette. Riprese a scoparmi, mentre io stringendo il seno lo agevolavo nella classica spagnola. La sua cappella era turgida e paonazza e, con l’ansimare tipico del toro da monta, era preludio ad un imminente sborrata liberatoria.
Il suo cazzo si irrigidì ulteriormente tra le mie mani e iniziò ad eruttare fiotti di sborra. Ad ogni spasmo del suo membro, un fiotto di piacere irrorava il mio seno ed il mio viso.
Entrambi, porgendomi i loro uccelli gocciolanti, pretesero un ultimo pompino. Con cura ripulì loro le cappelle, senza perdere una sola goccia del loro seme.
Mandando un ultimo messaggio a Franco : “adesso puoi venire a riprenderla” i due maschi si rivestirono e se ne andarono, mentre io esausta crollai sul letto in attesa di mio marito.

POSTED 3 COMMENTS:
  • avatar Gio Che brava e da buona ingorda ti sei assaporata tutta la sborra.

    03-11-2025 22:51:18

  • avatar apuleio Peralba?

    15-10-2025 10:12:25

  • avatar roccomanontroppo Bellissimo racconto, per il cuck immaginare Simona alle prese con due maschietti deve essere stata una piacevole sofferenza... E complimenti alla Signora, splendida Lady ❤️

    15-10-2025 06:51:46