STORY TITLE: GRAN CANARIA 
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STORY

GRAN CANARIA

by francescaeme
Viewed: 98 times Comments 3 Date: 07-11-2025 Language: Language

Non so a voi, ma a me alcune immagini fanno scattare delle fantasie che (a volte) trasformo in racconti.

Gran Canaria qualche anno fa. Finalmente una vacanza soli noi due senza nessuno che ci dettasse tempi e mete. Ci si alzava quando volevamo e spesso si rientrava per dormire che stava albeggiando. Mangiavamo quando e se avevamo fame. In poche parole, la vacanza perfetta.
Le giornate erano quasi tutte destinate al nudismo nella grande e spettacolare spiaggia delle dune.
Un giorno avevamo provato ad addentrarci all'interno per vedere se davvero, come si raccontava, ci fossero trasgressioni più o meno affollate. In verità, forse perché avevamo sbagliato zona o per la pigrizia di camminare molto, incontrammo solo qualche coppia di gay che, francamente, non interessavano a Francesca e a me, etero fino al midollo, ancora meno.
In spiaggia, invece, capitava di scambiare qualche parola con coppie o piccoli gruppi di amici, come accade in qualunque spiaggia.
Una sera seduti al ristorante, ci raggiunse una voce allegra:

Francesca. Angelo. Siete davvero voi?


In un tavolo poco distante due ragazzi ci stavano salutando.

Chi sono quei due?

bisbigliai a mia moglie dopo aver risposto con un cenno della mano a chi ci aveva parlato.

Sei fisionomista come un non vedente in un giorno di nebbia. Ci hai parlato ieri l'altro in spiaggia tutto il pomeriggio

rispose lei che subito dopo si rivolse a quei due:

Lino. Salvo. Pensavo foste partiti oggi


Avremmo dovuto, ma abbiamo deciso di posticipare. A quanto pare abbiamo fatto bene, così vi abbiamo rivisti


Come no? Specialmente me!

mormorai in modo che mi sentisse solo Francesca che mi sorrise divertita.
Infatti i due giovani uomini, in spiaggia, di tanto in tanto azzardavano qualche battuta in doppio senso. Era ovvio sperassero fossimo una delle tante coppie trasgressive che si recano a Gran Canaria.
Abbandonammo il ristorante insieme e sempre in gruppo ci sedemmo a prendere il caffè e un digestivo in un bar.

Grazie ma niente secondo giro di mirto per me. Abbiamo già bevuto abbondantemente a cena ed è meglio non beva oltre

disse inutilmente Francesca quando il cameriere portó altri quattro bicchieri di liquore, ordinati da Salvo.
La serata proseguí tra risate e altre battute finchè decisi di provocare mia moglie:

Perché non vuoi vedere il loro appartamento? Hai paura di tre uomini per bene come noi?


Mentre i due andarono a pagare le consumazioni che insistettero a volerci offrire, mia moglie mi sussurrò:

Sei il solito porco. Lo sai vero cosa sperano quei due?


Quando ridi così vuol dire che la compagnia ti è simpatica. E poi mi avevi detto che son due begli uomini.


Uffa. Tu arrivi sempre a conclusioni tutte tue


Ormai conosco bene mia moglie. Quando non le piace una situazione, lo dice in modo deciso anche se sereno. Quando tergiversa vuole dire che...magari non è proprio un SI, ma comunque è sicuramente un FORSE piuttosto che un NO.
Raggiungemmo la palazzina e ci incamminammo sul lungo pianerottolo al primo piano e all'aperto, che consentiva di raggiungere le porte dei vari appartanenti.
Decisi di verificare che Francesca fosse comunque divertita, se non intrigata, da come stava evolvendo la serata.
Approfittando che il suo abitino era sorretto da spalline legate con nodi, tirai un lembo della fettuccia e una spallina si slacció.

Il nodo non era ben fissato. Fortuna che me ne sono accorto

dissi ridendo.

Non fare lo scemo. Da sotto possono vedermi e per accontentarti, non ho indossato la biancheria intima

.
Lino prontamente proseguí la burla, tirando il laccetto dell'altra spallina.
Ora mia moglie, facendo finta di essere arrabbiata, procedeva davanti a noi tenendosi con le mani l'abitino sui seni per coprirsi e tenerlo ancora addosso.
Dietro, invece, cadde inesorabilmente ben oltre il dovuto, dimostrando pur coprendo sufficientemente, la mancanza di mutandine.
Ancora qualche passo e raggiungemmo l'abitazione dei due.

Avete finito voi tre? Avanti legate di nuovo le spalline

ci ordinó.
Ci avviciniamo tutti e tre e ovviamente tentammo di fare tutt'altro, loma sicuramente senza allacciare proprio nulla.
Alla fine con uno sbuffo, Federica sfilò l'abito rimanendo completamente nuda, solo con i sandali.

Siamo stati dei giorni interi, dal mattino fino alla sera sulla spiaggia, completamente nudi. Immagino conoscerete il mio corpo a memoria e state a fare i dispetti come dei ragazzini

osservó mia moglie con finta aria severa.
Ci ritrovammo seduti su un divanetto con Salvo, mentre Lino portó una bottiglia di un amaro locale assieme a quattro bicchieri.
Ormai l'alcool ci regalava un'allegria contagiosa, facendoci ridere a crepapelle per qualunque stupidaggine sparasse chiunque di noi.
A un certo punto, essendo accanto a Federica, mentre era girata verso di me, le diedi un bacio sulla bocca.

Anch'io, anch'io

disse ad alta voce Lino.
Dopo una risata, mia moglie bació anche lui sulla bocca. Cosí continuando il gioco, lei baciava alternativamente me e Lino che eravamo ai suoi lati.
A un certo punto Salvo, proseguendo lo scherzo, fece finta di avere il broncio come i bambini, perché escluso da quei baci.

Poverino, a te niente?

scherzò Francesca fingendo rincrescimento.

È vero. Loro due tanti baci e a me zero. Dovrai recuperare


Impossibile, non ho contato tutti i baci che ho dato a loro due

.
Salvo divenne più sfacciato:

Potresti darmi un bacio solo ma in un'altra parte, invece che sulla bocca


Anche Francesca ormai era su di giri per i liquori:

Davanti a mio marito? Non potrei mai

mentí lei.
Salvo si avvicinó e dopo averle porto la mano, la invitó ad alzarsi e sempre in silenzio la condusse in una stanza affermando divertito che lí non sarebbero stati davanti a me.
Non chiuse la porta e Lino e io sorseggiando un altro bicchierino di liquore, ci godevamo la scena.
Francesca, sempre completamente nuda, era seduta sul letto mentre Salvo, in piedi davanti a lei, dopo essersi abbassato pantaloni e slip, avvicinó il cazzo duro al suo volto.
Presto l'uccello dell'uomo inizió a godere dei baci e della bocca di mia moglie. Dopo qualche minuto anche io e Lino raggiungemmo il letto, dopo esserci spogliati completamente.
Appena mi stesi sul materasso, mia moglie si sistemó su di me, ma dandomi la schiena. Dopo essersi aperta le labbra con una mano, con l'altra afferrò il mio uccello e con un sospiro, si sedette su di me facendosi penetrare.
Il caldo all'interno e le mucose ormai grondanti, mi dettero l'assoluta certezza che era eccitata dalla situazione creatasi.
Ora Lino era in ginocchio davanti a lei che, chinandosi in avanti inizió una fellatio. Salvo nel frattempo messo a lato, prese un polso di mia moglie e dolcemente portó la sua mano sul proprio pene.
Ora lei si era impadronita di tutti i nostri cazzi. Uno nella fica, uno in mano e l'altro in bocca.
In breve Francesca inizió a godere per la nostra scopata. Ci scambiammo spesso posto godendo alternativamente del suo corpo e della sus abilitá. Nessuno di noi tre voleva venire per non rinunciare alla sua pelle e sensualitá.
Non so se qualcuno era passato davanti alla porta dell'appartamento, ma sicuramente se fosse accaduto, avrebbe ascoltato gli innumerevoli grida e sospiri di mia moglie.
Ogni tanto ci fermavamo dietro richiesta di Francesca perché le si calmassero gli orgasmi sempre più ravvicinati e numerosi.
Fu solo alle prime luci dell'alba che quasi ci fossimo accordati, mentre supino eiaculavo dentro Francesca, gli altri due inginocchiati ai suoi lati sprizzavano il loro piacere nelle mani e sulle tette di Francesca che stava masturbandoli contemporaneamente.
Non li incrociammo più perchè il giorno dopo andammo a visitare Port Mogane e il giorno ancora dopo facemmo shopping nella capitale dell'isola.
Quando tornammo nuovamente sulla spiaggia, non li vedemmo più perché probabilmente nel frattempo erano ripartiti. Meglio cosī ripensai mentre stavo osservando, fingendo di leggere un libro dietro gli occhiali da sole, un energumeno alto quasi due metri che di tanto in tanto osservava Federica.

C'è un tipo che da qualche tempo ti osserva

le bisbigliai divertito.

Mi osserva da stamattina. Da quando era sdraiato a quasi cento metri di distanza. Ogni volta che ci alziamo per fare il bagno o andare a bere qualcosa, si sposta di qualche metro avvicinandosi

mi rispose come se fosse una cosa naturale.

Pensi che voglia conoscerci?

le domandai sicuro di farla brontolare.
La sua risposta mi sbalordí:

Tra poco mi alzo e vado a chiederglielo



POSTED 3 COMMENTS:
  • avatar griso grazie!! Bellissimo racconto e bellissima la foto...

    08-11-2025 10:11:57

  • avatar Scatto Francesca , se ti vedessi non potrei far altro che avvicinarmi x osservarti meglio e sono sicuro che resterei ammaliato dal tuo sorriso stupendo

    08-11-2025 06:14:27

  • avatar leiconbull Che magnifica ed eccitante situazione.... grande Francesca

    08-11-2025 01:03:43