Un’estate in Sardegna - parte 2
by TriploPiacere
Salirono in macchina. L’aria era carica di desiderio, un desiderio che in condizioni normali non avrebbero mai osato toccare, ma che in quel momento era reale, vivo, palpabile.
Camilla ruppe il silenzio e, con un sussurro che colpì Antonio come un colpo allo stomaco, disse:
«Sto per realizzare il tuo sogno. Io qui dietro che godo con un altro… mentre tu guidi. Portaci a casa.»
Le parole rimbombarono nella testa di Antonio. Le sue mani tremavano leggermente sul volante, ma il cuore batteva di pura eccitazione.
Fabio non perse tempo: le afferrò il viso e la baciò con foga, la lingua che invadeva la sua bocca. Camilla gemeva piano, il suono riempiva l’abitacolo. Antonio sbirciava nello specchietto retrovisore, vedeva poco perché erano avvolti nel buio, ma sentiva tutto: i sospiri, i baci, il respiro affannoso.
Camilla era calda, bagnata, stava perdendo ogni inibizione. Riuscì a incrociare lo sguardo di Antonio riflesso nello specchietto: anche lui era eccitato, anche lui stava godendo di quello spettacolo proibito.
Fabio era incredulo. Al bar aveva pensato di aver già vissuto un sogno, ma questo… questo era molto di più. Il suo sesso premeva duro contro i pantaloni, gonfio, pulsante, impossibile da contenere. Con un gesto deciso lo tirò fuori: massiccio, teso, caldo.
Prese le mani di Camilla e le guidò sopra il suo membro. Lei lo strinse, un brivido le attraversò la schiena. Era grosso, pieno, e lei capì che lo voleva sentire dentro. Sentiva già le cosce bagnate, la sua intimità pronta.
Iniziò a masturbarlo, lenta e decisa, guardandolo negli occhi. Fabio era completamente perso, il respiro spezzato.
Camilla sorrise e poi si voltò verso Antonio, chiedendogli con voce sottile:
«Posso abbassare la testa?»
Lui annuì deciso, il respiro già pesante.
Allora lei, pronta, si chinò e accolse quell’asta nella sua bocca. Le labbra scorrevano lungo la sua pelle calda, ma presto si accorse che non riusciva a contenerlo del tutto. Lo accoglieva quanto poteva, stringendolo con la sua bocca umida e giocando con la lingua, mentre Fabio gemette, piegando la testa all’indietro, completamente perso nel piacere.
Antonio, dallo specchietto, non vedeva più il volto della sua compagna: la sua testa ondeggiava sul sesso di un altro. Il suo cuore impazziva, il corpo vibrava: stava godendo, stava vivendo la sua fantasia. La sua Camilla aveva la bocca piena di un altro uomo.
Lei si muoveva con ritmo, lo succhiava, ansimando.
«Sì… brava… continua… prendilo tutto…» gemeva Fabio, accarezzandole i capelli.
La macchina rallentò. Erano arrivati. Antonio fermò l’auto, scese tremante, mentre dietro i due continuavano a gemere, incapaci di smettere.
Camilla non ne aveva abbastanza, il suo corpo bruciava di desiderio. Voleva sentirlo dentro, sentire quella carne calda riempirla. Con il respiro corto e gli occhi lucidi di eccitazione, invitò il suo quasi bull a scendere dall’auto, pronta a lasciarsi andare del tutto.
Uscirono dall’auto. Fabio le stringeva forte il sedere mentre salivano le scale, ogni gradino un brivido. Antonio aprì la porta di casa, li lasciò entrare. I tre si scambiarono uno sguardo carico di tensione: la fantasia era ormai realtà.
Fabio si avvicinò a Camilla, la strinse da dietro e le afferrò i seni con decisione, lasciando che le sue mani ne esplorassero le forme. Poi le sollevò lentamente il vestito, rivelando una brasiliana di pizzo color Borgogna. Le pupille gli si dilatarono: non riusciva a credere che stesse accadendo davvero. Lo stesso, identico pensiero attraversò la mente di Antonio.
Camilla si avvicinò al tavolo fingendo di avere sete. Il bicchiere era lontano: si piegò, allungando il braccio. Il suo sedere era lì, in bella vista. Sapeva cosa stava facendo. Voleva essere guardata, toccata.
Fabio non resistette: la raggiunse, le accarezzò il sedere, poi le diede uno schiaffo deciso. Lei gemette, già bagnata.
«Non vedo l’ora di averti dentro…» mormorò lei, ansimante. Il vestito di lei scivolò per terra.
Fabio non si fece attendere.
Camilla si girò e gli abbassò pantaloni e boxer, liberando il suo membro rigido e imponente. Antonio era senza parole, gli occhi fissi sulla scena, il respiro corto.
Fabio indossò il preservativo con mani veloci, la sua asta pulsante pronta a possederla.
Camilla si piegò, si appoggiò al tavolo, i fianchi tesi, l’intimità esposta e bagnata.
Era pronta.
Fabio la prese per i fianchi, avvicinò la punta al suo ingresso caldo e scivolò dentro, lentamente, in profondità. Camilla gemette forte, spalancando la bocca. Si sentiva piena, invasa, finalmente completa.
«Oh… sì…» gridò, mentre Fabio iniziava a muoversi, spingendo con colpi sempre più intensi.
Antonio guardava, il cuore che esplodeva di eccitazione: sua moglie, piegata davanti a lui, veniva presa da un altro. Era oltre ogni fantasia, era realtà.
Camilla non si controllava più, urlava di piacere, i capelli scomposti, il corpo che tremava. Fabio gemeva, colpendola sempre più forte, perso dentro di lei.
E Antonio godeva con loro.
(continua…)