STORY TITLE: Corna desiderato, cornuto accontentato 3 
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STORY

Corna desiderato, cornuto accontentato 3

by Schizzone84
Viewed: 320 times Comments 0 Date: 14-10-2025 Language: Language

Dopo mesi di scopate in piena libertà di Erika, ero tornato desideroso di vederla all’opera come la prima volta. Non volevo solo sentire i suoi racconti di come godesse e facesse godere. Certo che questo mi causava delle erezioni bestiali e la fottevo con forza e vigore. Lei era contentissima di questa perché da una parte riceveva cazzi nuovi e esperienze eccitanti, mentre con me godeva di più perché mi trovava molto eccitato.
Quindi era tornato in me il desiderio di vederla all’opera con un altro maschio e di farsi sbattere come si deve. Sapevo che andavo incontro a possibili umiliazioni, ma anche questa era motivo di eccitazione. Vedere un maschio più prestante di me che facesse godere la mia donna e la inseminasse (con le dovute precauzioni) a pelle mi mandava fuori di testa. Non avevo mai goduto di tale esperienza perché Il primo tizio che se la scopò venne fuori perché lei non prendeva ancora la pillola.
Ed inoltre, vederla scopare mi metteva a rischio di situazioni molto imbarazzanti. Non puoi mai fidarti di chi si scopa la tua donna, anche e soprattutto se sei tu a permetterlo. Infatti tutte le relazioni di Erika erano avvenute al di fuori delle nostre amicizie, quasi tutte una botta e via, tranne che con Dario, lo stallone. Quello se l’era goduta più volte e aveva avuto il piacere (e che piacere) di riempirla di sborra a pelle. L’unico a cui lei avesse concesso questo onore perché estremamente presa da lui. Per fortuna la storia si è conclusa, altrimenti credo se avessero continuato, prima o poi mi sarebbe tornata con la pancia piena. Ovviamente lui era ignaro che le fosse fidanzata ed era solo una donna da scoparsi periodicamente.
Comunque, arrivato fino a questo punto, ormai cosi pieno di corna consapevoli, era ora di rivederla all’opera come il primo giorno. Volevo assistere, ma sempre in totale sicurezza e anonimato per entrambi. Così nel mese di maggio, poco prima del caldo estivo, le chiesi:
Io amore che ne dici di riprovare una cosa a 3?
Lei cioè io e lui scopiamo e tu guardi?
Io si.. lo sai
Lei se vuoi, per me non c’è problema, ormai mi sono tolta tanti sfizi. Con chi vuoi che vada amore mio?
Io con uno con cui io possa assistere senza possibilità di rivederci. Stavo pensando alla spiaggia nudisti. Ti piacerebbe?
Lei oddio, con tutta quella gente, vuoi farmi scopare davanti a tutti?
Io magari, mi piacerebbe vederti grondante dello sperma di tanti uomini!
Lei se vuoi lo faccio, ma è rischioso. Lo sai, tanti uomini eccitati e senza freni, potrebbe finire male. Saprei io con chi andare a fare una cosa di gruppo, ma tu non puoi venire perché qualcuno lo conosci. Con loro mi fido, e sono sicura che ci divertiremmo molto. Ma non posso farti questo amore. Ci sarebbero conseguenze.
Io ma tu ci vorresti andare??
Lei tesoro, toglitelo dalla testa, se succederà e tu vorrai, sarà solo con persone sicure. Quindi se vuoi che succeda questo o altro e vuoi assistere, dovremo trovare una soluzione.
Io appunto, che ne pensi della spiaggia nudisti? Vederti camminare nuda tra sconosciuti mi manda in estasi.
Lei ok, va bene, proviamo. Organizza
Avuto il via libera, cominciai a vedere le spiagge nudiste. Alla fine decidemmo per una in Italia, a circa 200 km da noi, che dalle recensioni mi sembrava molto carina e soprattutto selvaggia.
Prenotai un b&b per una settimana, in cui visitammo le zone vicine e ci concedemmo gli ultimi 3 gg di relax nella spiaggia.
C’era solo un cartello, una spiaggia molto lunga e molta vegetazione. Arrivammo intorno alle 10 di mattina. C’erano già diverse persone, tutte coppie e dei singoli. Alcuni erano nudi, ma assolutamente inappetibili perché anziani. Anche le donne erano per la maggiore piuttosto vecchiette, a parte una coppia di circa 40 anni, che però erano per i fatti loro.
Ci accomodammo in una zona tranquilla, a circa 30 m da una coppia di vecchietti nudi. Erika e io ci spogliammo e fu una sensazione bellissima essere completamente nudi, all’aria aperta e davanti ad altre persone. Ci facemmo subito il bagno e poi tornammo a prendere il sole. Arrivato mezzogiorno, incrociammo gli sguardi di donne e uomini che passavano ma nulla che potesse lasciar intendere un incontro.
Finalmente arrivò in spiaggia un bel ragazzotto, età 25/28 anni, di colore, con un bel fisico, alto e atletico. Si sistemò proprio vicino a noi, si tolse il costume e tirò fuori un bel pisellone moscio ma già bello lungo. Erika lo guardò con interesse esclamando “è proprio vero che i neri ce l’hanno bello grosso!” sorridendomi.
Io ti piacerebbe?
Lei perché no? È carino, non sono mai stato con un nero. Ma perché tu vorresti?
Io e perché no? Mica siamo razzisti? E poi non mi sembra di vedere altro.
Lei va bene, come facciamo, lo chiamiamo?
Io fai cosi, ogni tanto si gira ad ammirarti. Secondo me cerca. Prova a guardarlo e sorridere. E allarga le gambe, fagli capire le intenzioni.
Erika si girò, i due si guardarono e si scambiarono uno sguardo intenso, lei gli sorrise (io ero già duro come il ferro) e poi si girò di spalle, su un fianco e mettendo il culo a pecorina. Con la mano si allargò una chiappa, mettendo in mostra figa e buco del culo. Lui guardò insistentemente, ma era titubante. A quel punto io gli feci cenno di avvicinarsi. Ero eccitato a mille e speravo che si avvicinasse.
Il ragazzo si guardò intorno, gli altri erano piuttosto lontani, prese le sue cose e si avvicinò a circa 3 o 4 metri da noi.
Lui salve…
Iociao, piacere Marco. E lei è Erika
Lui piacere Andrew. Non vi ho mai visti (parlava molto bene italiano)
Io è la prima volta per noi qui.
Lui io ci vengo spesso, abito qui in città.
Insomma parlammo del più e del meno, alla fine presi parola io.
Io sei proprio un bel ragazzo, la mia donna non ha potuto non notare la tua prestanza. Vero Erika?
Lei si è proprio carino. E poi, beh, sei ben messo!
Lui Grazie
Io Senti te lo dirò direttamente. Siamo una coppia aperta e la mia ragazza vorrebbe far sesso con te. Io guarderò. È un problema?
Lui non è la prima volta che mi capita qui. Nessun problema. Mi piace la tua femmina.
Io ok, hai un posto dove andare che sia tranquillo e appartato?
Nel frattempo il cazzo di Andrew era cresciuto per l’eccitazione non era più moscio ma svettava verso l’alto, lungo e dritto e con una bella cappella nera.
Lui si, qui dietro c’è un boschetto. Ora vado per primo, prendo le mie cose e vi aspetto li.
Raccolse le sue cose e si mise l’asciugamano intorno alla vita per nascondere il bastone agli altri bagnanti. Ci indico la strada e ci disse “entrate dove entro io fra qualche minuto”
Ero eccitatissimo ed Erika pure. Ci batteva il cuore in gola. Aspettammo qualche minuto, prendemmo pure noi le nostre cose e lo raggiungemmo.
Lui ci aspettava seduto sul suo asciugamano con il cazzo ancora in tiro.
Erika si era messa l’asciugamano intorno al corpo. Appena arrivata, se lo fece scivolare giu e si sedette accanto a lui.
Lui si rivolse a me “controlla che nessuno arrivi, altrimenti ci fanno multa per atti osceni”.
Annuii, e mi misi in una posizione in cui potevo vedere se arrivava qualcuno e vedere anche Erika e Andrew.
I due erano completamente nudi. Si scambiarono qualche bacio e poi Erika afferrò quella mazza. Con due mani, avanzava ancora la cappella. Erika si lasciò scappare “che cazzo magnifico che hai”.
Andrew prese un preservativo dalla borsa (si vede che era abituato) e se lo infilò in un istante. Erika lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo avidamente. Più volte rischiò di vomitare perché Andrew le premeva la testa per farla ingoiare di più. Nemmeno mezzo cazzo riusciva a prendere perché troppo lungo. Io ero in estasi e cominciai a segarmi lentamente.
Io dai Erika, comincia a scoparlo, è pericoloso stare qui.
Erika senza rispondere, si mise a smorza candela su di lui. Il cazzo entrava lentamente ma inesorabilmente nella sua passera, mentre lei emetteva gemiti “ahiii, ahiii, ahhhhh!”
Entrato tutto, cominciò a saltarci sopra allegramente mentre Andrew palpava generosamente culo e tette.
Dovetti mantenere l’orgasmo perché volevo arrivare alla fine.
Dopo circa 5 minuti in quella posizione, di impalamento profondo lui sentì il bisogno di cambiare. Erika aveva un culetto favoloso, e a pecorina era uno spettacolo. Infatti la posizionò cosi e cominciò a spingere il cazzo sul suo buchino.
Lei oddio, vuoi il culo??
Si girò verso di me quasi a chiedere aiuto o conferme.
Lui si tranquilla, farò piano, ok bro?
Io sfondala Andrew…
Erika mi guardò con sguardo rassegnato, di chi doveva prenderlo nel culo e basta.
Andrew entrò lentamente, sapeva delle sue dimensioni, ma Erika aveva fatto parecchia scuola in fatto di cazzi nel culo e lo prese dentro completamente.
La penetrazione fu pazzesca, lui sfilava quasi tutto il cazzo e lo rimetteva dentro, fino a quando cominciò a fare sul serio, spingendola cosi forte da farla spostare in avanti!
Potevo sentire il “ciaff ciaff” delle palle di lui che sbattevano violentemente sul suo culetto deflorato. Ma ancor più eccitante fu sentire i gemiti di Erika, misti a piacere e dolore. “ahhh, ahiii, ahhh, ahhh….ahiii!”
Non ce la feci più esplosi con una sega sparando sborra a schizzi. Provai un piacere intenso, profondo, quasi da perdere i sensi. Mentre lui era ancora li che sodomizzava Erika senza pietà.
Persa l’eccitazione, rimasi a guardare con il cazzo moscio mentre quel ragazzo nero faceva il culo alla mia donna. Provai vergogna, ma ormai potevo solo aspettare che finisse. Erika era in una posizione di sottomissione totale, con il culo al vento che veniva fottuto e lei con la faccia a terra, in mezzo alla sabbia perché l’asciugamano sotto si era spostato.
Erika esplose improvvisamente in un orgasmo anale, tremando tutta, mentre il nerone continuava a spingere il cazzo più in profondità possibile. Terminato questo, lui esclamò “devo venire” e rivolto a me disse “ora sborro la tua puttana”.
Fece girare Erika, si sfilò il preservativo e poggiò le palle sulla sua faccia. “lecca!” ordinò, e Erika obbedì. La sua lingua assaporò avidamente le sue palle bagnate e sudate. Per la precisione tutto il culo e la schiena di lei erano bagnate del sudore di Andrew che sgocciolava a causa del gran caldo. Finalmente, pieno di orgoglio e testosterone, prese Erika dai capelli e sborrò in piena faccia. Erika ebbe del disgusto (non amava le sborrate in faccia, ma solo in bocca, valla a capire). Fiotti di sborra bianca, densa e appiccicosa si riversarono sul suo viso. Credo che lui tirò fuori dal cazzo tutto l’orgoglio africano di chi si fotte una bianca davanti al suo uomo. Emise gemiti animaleschi durante il coito e dopo aver imbiancato per bene la faccia di Erika, scrollò il suo cazzo per buttarle addosso le ultime gocce di piacere africano, esattamente come si scrolla un cazzo dopo una pisciata.
Erika rimase a terra, era piena di sabbia e con tanta sborra in faccia che le colava dalla guancia. Tirò fuori la lingua per assaporarne un po'. L’ennesima soddisfazione al ragazzone nero che le disse “ti piace la sborra nera, troia?”
Lei rispose con voce stanca e goderecccia, “mmm, mi sento tutta sfondata…”
Di tutta risposta lui gli sputò in faccia. Erika prese lo sputazzo sulla guancia pulita facendo uno scatto indietro di chi non se lo aspetta.
Io rimasi solo a guardare passivamente. Lui si rivestì e mi salutò “ciao bro, bella scopata!”. A erika non rivolse neanche un saluto.
Mi avvicinai a Erika e le chiesi come fosse stata. Lei aveva ancora la sborra in faccia ed era sconvolta, i suoi lunghi capelli castani si erano incollati in parte sulla guancia lordata.
Io ti è piaciuto?
Lei cazzo, mi ha quasi distrutto il culo, ti sei reso conto di quanto mi ha scopato forta? Mi ha fatto male. Ad un certo punto ho pensato che si fosse rotto il preservativo per quando spingeva forte!
Mentre parlava, il rivolo di sborra densa colava lentamente sulle labbra solleticando la bocca e lei continuava a pulirselo leccandosi le labbra. Un particolare eccitante che dimostrava come gradisse il suo sapore.


Io Tranquilla, il preservativo è li per terra, è sano. però hai goduto..
Lei si, ovvio! Ma è stato doloroso, era troppo lungo, ho provato cazzi grossi, ma non cosi lunghi. Me lo sentivo in gola. Guardami dietro
Si mise a pecora e osservai il suo culo, il buco era arrossato e faceva fatica a chiudersi. C’erano pure delle leggere lacerazioni e un pochino di sangue.
Io amore è tutto rosso. Ti fa male?
Lei abbastanza, più che altro brucia. E manco mi ha salutata!
Io Già, che maleducato. E ti ha pure sputato in faccia.
LeiGià, ma del resto cosa vuoi che pensi un nero di una donna bianca che si fa sfondare il culo dietro a un cespuglio con il fidanzato guardone??
io è vero, credo che abbiamo trovato il tipo giusto per queste cose. Non ti pulisci la faccia amore?

Lei sto aspettando che lo faccia tu, so che ti piace guardare e voglio che mi osservi bella piena, almeno godi un pò anche tu.

Pulii la faccia di Erika dalla sborra che nel frattempo era diventata trasparente. Le tolsi la sabbia dal corpo nudo e asciugai il sudore di Andrew che aveva sul culo e sulla schiena e dopo aver ripreso le nostre cose ci andammo a fare il bagno. L’odore di maschio che aveva addosso era fortissimo. Usciti dall’anfratto, Andrew era sparito, sicuramente bello soddisfatto e con le palle leggere era tornato a casa, pronto a raccontare agli amici una nuova vittima del suo cazzone. Io rimasi ad ammirare Erika che entrava in acqua con il suo bel culetto sodo e camminando un po rigida. Le persone che c’erano sbirciarono il suo sederino innocente da ragazzina ma non sapevano che fino a pochi minuti prima c'era stato piantato un cazzone enorme

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