STORY TITLE: Spiaggia 
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STORY

Spiaggia

by Prufrock
Viewed: 63 times Comments 0 Date: 23-09-2025 Language: Language

TU, il marito
Tardo pomeriggio. Spiaggia. Deserta. Hai potuto fare il bagno nuda e nuda ti asciughi all’ultimo sole. Ti guardo. Il mare ti ha eccitata. Allunghi una mano al sesso. Sei bella. Quando ti sditalini lo sei ancora di più. Guardarti è godere, per questo ti amo. La tranquillità non dura a lungo. Arrivano tre ragazzi. Cosa diavolo vengono a fare a quest’ora? Però… Vivaci, portano un’energia che contrasta con la nostra calma. E portano un pallone. Ti vedono. Uno di loro, guardandoti, sfacciato, si avvicina e chiede se uno di noi abbia voglia di giocare a beachvolley. Manca il quarto. O la quarta. Nuda ti alzi, ti fai ammirare e dici: “Gioco io, ma devi essere tu il mio compagno. Metto il costume e arrivo. Tu invece dovresti toglierlo. E anche i tuoi amici. Come ti chiami?”. “Francesco”, e si toglie il costume Già punti il suo cazzo. Così mi piaci “troietta”, mia “ troietta”.
TU, la moglie
Guardo il cazzo di Francesco. Nonostante sia a riposo promette bene. Tu mi guardi con il sorriso che conosco. Quel lieve piegarsi delle labbra è il tuo modo di darmi il via. Non dici nulla, non ne hai bisogno. Mi conosci più di ogni altro. Sai che mi piace giocare. Sai che mi piace molto di più quando mi guardi mentre gioco. Anche gli altri due ragazzi hanno levato il costume. Ommamma, quanto ben di Dio…. Sarò all’altezza? Tu, il marito Avranno sui vent’anni. Sono belli, prestante, alti. Francesco è biondo e ha un sorriso da far tremare le ginocchia, meglio, da far tracimare una fica. Chi non se lo farebbe? Inizia la partita. Nel giocare i loro cazzi oscillano, prossimi all’erezione. Anche il tuo seno oscilla. Ti guardo, ti faccio cenno di togliere il top. Provvedi senza esitare. Francesco ti si avvicina dopo un punto molto combattuto. “Sei brava” dice sorridendo. Battete un cinque, ma per congratularti avresti preferito stringergli il cazzo. Ricambiato il sorriso ti volti a guardarmi. Hai sentito il mio sguardo addosso. TU, la moglie
Il gioco prosegue, la tensione tra me e Francesco cresce ad ogni colpo sulla palla. Quando colpisce il pallone desidero le stesse botte sul mio culo. Quando urla esultando per un punto desidero sentirlo urlare mentre gode per merito mio. Quando ci avviciniamo percepisco il calore del suo corpo, sento il suo respiro accelerare. Non c’è bisogno di parole per capire dove stiamo andando. Ti guardo di nuovo. C’è un pizzico di gelosia nel tuo sguardo, ma soprattutto una malizia complice che aumenta la mia eccitazione. Vuoi che mi lasci andare. Vuoi che li prenda e vuoi guardarmi mentre lo faccio. È parte della nostra vita, del nostro modo di amarci. Libera di concedermi. La partita è finita. Francesco ha notato i miei sguardi e i tuoi. Mi si avvicina. Questa volta in silenzio. Mi prende per il polso, mi porta via. Lo voglio. I suoi due amici lo seguono. La sabbia è calda, il mare mi lambisce le caviglie. Ho una voglia irrefrenabile. Mi giro a cercare il tuo sguardo. Lo trovo, fisso su di noi. Un cenno impercettibile. Vuoi che li scopi? Annuisci.
TU, il marito
Lei sa e lui, anzi, loro, lo avranno messo in conto. Mi alzo e vi seguo con discrezione. Godo nel vederti godere. E godrò anche dopo, scopandoti mentre mi racconterai cos’hai provato. Vi vedo. Francesco ti spinge contro una roccia, i corpi vicini, per un attimo il tempo sembra fermarsi. Non sento più il rumore delle onde, né il vento. Ci sei solo tu che sti per fartibmontare. Vedo le mani del ragazzo che ti esplorano con delicatezza. Seduti a terra, col cazzo in mano, sperando, i due amici aspettano.
TU, la moglie
“Posso?” mi ha sussurrato all'orecchio prima di togliermi l’ultimo pezzo di stoffa. Come se avesse ancora bisogno di una conferma. Non ho risposto. Ho reclinato la testa leggermente, offrendo il collo. Manifesto così il desiderio. Chiedo: “Posso?”. Mi inginocchio. Le sue mani si posano sulle mie spalle, mi accarezza il viso. Lo avvicina al suo cazzo. La mia bocca è aperta. Ingoio. So che il mio uomo ci guarda. Brevissimo il leccarglielo. Mi solleva, le sue labbra si avvicinano sempre più alle mie. Quando mi bacia è come se avessi trattenuto il respiro per troppo tempo. È affamato, mi desidera, accolgo la sua lingua, lasciandomi trasportare dal momento.
TU, il marito
Li guardo. Lui non è delicato, ma tu non vorresti lo fosse. Quando ti guardo concederti mi si rizza il cazzo e mi si appannano gli occhi. Godo nel guardarti. Oggi un uomo nuovo. Forse tre. Ogni tocco è per te una scossa elettrica, come lo fu anni fa al nostro primo incontro. Ogni bacio, ogni tocco, fu un incendio per entrambi. Ora ti guido al piacere. Le mani di quel ragazzo sono le mie. Mia moglie è bellissima, ha ricevuto dai miei occhi la condivisione del suo godere. Francesco accarezza il tuo corpo, esplora valli, fessure e rilievi, ogni centimetro della pelle della mia donna vuole attenzione. Ti vedo poggiare le mani sulla roccia. Francesco entra. Finalmente. Gli altri due ragazzi si alzano, le loro mani su di te. Sento in lontananza il loro ansimare soffocato dal rumore delle onde. Ti stantuffa, sei una pozza. Ho il cazzo duro. Vuoi che io ti senta godere, che ti osservi persa nel piacere. Uno. Due. Tre. Ti hanno sborrata tutti dentro. Tornati a casa leccherò i loro orgasmi, e i tuoi, e ti scoperò con ferocia…

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