HISTORIA TìTULO: La metamorfosi di Eva (capitolo 7) 
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HISTORIA

La metamorfosi di Eva (capitolo 7)

by Mogliedainiziare
Visto: 29 veces Comentarios 0 Date: 23-12-2025 Idioma: Language

Prima di tutto auguro Buone Feste a tutti coloro che leggeranno e apprezzeranno il racconto
Lasciate pure commenti e suggerimenti anche se parte della traccia dei capitoli successivi è già fatta.

Eva la mattina si è alzata regolarmente, era come una mattina uguale a tante altre, come ormai diventata una consuetudine appena uscito da casa mi sarei aspettato l’arrivo di Rex preceduto dal suo sms.

Questa volta è stata Eva a precedere il suo messaggio, l’ha chiamato e....

E :“stanotte sono stata male, non so come e perché, ma sono rimasta spossata dopo che hai finito la mia preparazione. Sto ancora poco bene, ho bisogno di un po’ di tregua”.

R:“ va bene, capisco e tanto sei stata brava ieri che ti sei meritata un po’ di riposo. Non sono un padrone insensibile, io ho rispetto per le mie puttane, ma quando sarà il momento giusto o sarai richiesta personalmente non ci saranno storie che tengono.
Verrò con l’estetista per sistemare gli ultimi ritocchi tra una settimana”.

Visto che sicuramente Eva non sarebbe stata costretta a chiedere scuse per la mia presenza ho deciso che sarei andato a pranzo a casa, l’ho avvisata con un sms.

Arrivato all’ora di pranzo lei mi ha fatto trovare tutto come molte altre volte.

Cercavo di cogliere in lei un atteggiamento un comportamento che facesse pensare ad un suo dispiacere o disagio, per quello che aveva subito da Rex, ma non notando niente, ho voluto provocarla.

Dovremo invitare Rex una sera di queste, le dissi, così secondo la reazione che avrebbe avuto lei, avrei capito se per lei quella situazione con Rex iniziasse a crearle problemi, in quel caso sarei dovuto intervenire io per bloccare questa spirale di fatti.

Ma lei, ha accolto con felicità l’avermelo sentito dire, ed ha risposto subito positivamente e con entusiasmo, era tutto apposto, aveva solo bisogno di rilassarsi un po’. La cosa certa era che lei desiderava ancora “Giocare”.

Lo desideravo anch’io e proprio pensando a questo avevo una forte eccitazione, difficile da far finta di niente e così le dissi “ tesoro, non capisco il perché o come mai, ma è un po’ di tempo che quando ti sto vicino mi provochi forte desiderio e non è tanto per dire, se vuoi ti faccio vedere” e lei di risposta “ sono felice di vedere che mi desideri, per te farei qualunque cosa.”.

Così mi alzai dalla sedia per farle vedere la mia erezione slacciandomi i pantaloni :“ecco, se veramente vuoi fare qualcosa per me, giochiamo un po’ e scopami come sai fare te”.

Lei si alzò dal tavolo mi venne incontro e mentre mi prendeva il cazzo con le mani mi dette un bacio che quasi mi fece raggiungere l’orgasmo tanto era appassionato. Si mise in ginocchio e ha iniziò a succhiarmi, mi guardava negli occhi ed io guardavo i suoi, il suo sguardo sembrava quello di una cerbiatta in amore, ma ha interruppe il pompino ed alzandosi volle di nuovo baciarmi facendomi sentire il sapore del mio cazzo. Poi mi disse“ dai, andiamo in camera che devo cavalcarti. E così dicendo mi prese per il cazzo e mi portò in camera. Ci spogliammo completamente, io mi misi sul letto in posizione supina con il cazzo in mano scuotendolo su e giù incitandola “forza troietta impalati, fammi vedere quanto sei brava a farmi godere!”. Lei di tutta risposta “ ora vedrai quanto sono brava, scommetto che non reggerai cinque minuti” mi disse con tono di scherzosa sfida. Io allora eccitato come non mai “ vieni vieni, fai il tuo lavoro, scopami come si deve, poi ti pagherò”.
Lei prima di impalarsi volle riprendermelo in bocca solo un attimo per tornare a baciarmi, sentivo ancora più forte il sapore del mio cazzo e le dissi “ mica vorrai farmi un pompino e poi passarmi lo sperma con un bacio?” E lei “Perché ti farebbe schifo?”. Ero eccitatissimo e impreparato a quella domanda cercai una risposta evasiva, “ no non ci ho mai pensato” e lei, dimostrandosi sempre più troia “ sappi che prima o poi lo faremo veramente!”. Quell’affermazione mi mandò fuori di testa e per poco non vengo, così esclamai “ sei un gran troia, aspetta ad impalarti altrimenti non reggo nemmeno un minuto”, lei mi guardò con il viso raggiante di chi ha la propria preda in pugno e mi disse “ allora sono veramente brava!” a quel punto volli provare ad affermare in lei l’idea “ cara, anche troppo, sembri nata per questo mestiere, sembri fatta apposta per fare la puttana.”
Per farmi un po’ calmare si sdraiò di traverso usando la mia pancia come cuscino, ma con la faccia girata verso il cazzo, ogni tanto lo accarezzava ed ero certo lo guardasse con avidità, nonostante non fosse un cazzo come quello di Rex, ed io prossimo all’orgasmo non potevo lasciarla fare, così le dissi con voce ferma, per quanto lo permettesse la situazione, “ o stai ferma o ti lego le mani”.

Credetemi..... lo dissi senza malizia e senza premeditazione, ma solo perché dettato dall’esigenza di non raggiungere l’orgasmo ancor prima di scopare. Ma rimasi basito per la sua reazione, perché quella frase non eta stata detta con un significato ambiguo e non era intenzionale, ma la sua risposta mi spiazzò “ perché non lo fai? Credi che legandomi le mani non sarei capace a farti sborrare comunque?” Sapevo benissimo che sarei venuto in un attimo, ma il fascino che mi provocava la possibilità di vederla legata dal vivo ed essere io a farlo era travolgente, per questo colsi la sfida “consapevole che comunque avrei perso la scommessa”. Più che altro ho colto l’occasione, non avrei saputo come fare a chiedergli una cosa del genere senza farle pensare che sapevo qualcosa e che desideravo molto farlo.
Evidentemente questa cosa intrigava molto anche lei, così mi sono alzato in fretta ed ho preso dal cassetto una cintura da pantaloni, poi.… Lei si è girata senza che glielo chiedessi, proprio come aveva fatto con Rex, offrendomi i polsi. Con la cintura, avvolgendoli più volte li ho bloccati, guardarla da dietro, osservare quelle mani legate impossibilitate a muoversi e pesare che si era offerta a me con desiderio mi faceva impazzire.

Mentre si apprestava a mettermi sotto per scoparmi mi disse :“ ora non posso più fare niente, ma sono sicura che con poco ti provocherò l’orgasmo”. E cavolo se aveva ragione ero talmente eccitato da questo spettacolo che ho inziato a sborrare non appena ha iniziato ad impalarsi, ancora non lo avevo tutto dentro che ho cominciato a riversarle nella fica un fiotto dopo l’altro di sperma. Lei era raggiante, felice e soddisfatta di se stessa, “ hai visto????? Cosa ti dicevo????”.
Ma io volevo ancora godermi quegli attimi, lei a cavalcioni sopra di me con le mani legate dietro la schiena che mettevano in evidenza quel seno prominente, era una quadro dav vero molto eccitante e ho sentito solo il desiderio di impadronirmene, e così ho fatto, con le mani dopo due carezze le ho afferrato i seni, ero agli ultimi momenti del mio orgasmo e sentivo molto forte il desiderio di confessare i miei desideri. E così mentre la tenevo stretta per i seni le dissi “ sei proprio nata per fare sesso, mi fai impazzire, e se una sera di queste ti portassi veramente a farti scopare come una troia??”.
Non esitò nel rispondermi, sicura e decisa “ si facciamolo, ma tu non dovrai essere geloso se io veramente troverò qualche cliente” “ stai tranquilla per questo, ne abbiamo già parlato, ti ricordi, il club prive.…” le dissi, poi pensai tra me e me, cazzo quanto era cambiata, nei suoi atteggiamenti era praticamente irriconoscibile ed io povero illuso, ne ero stupidamente soddisfatto. Ero assorto nelle mie elucubrazioni che la sentii che diceva “ va bene stasera andremo a provare per vedere cosa succede, tu mi starai vicino ed io vedrò cosa riesco o se riesco a procurarmi un cliente” Era stupefacente adesso era lei che conduceva il gioco. “ sarai una puttana vera, non dovrai farlo per piacere, anche se so che per te sarà difficile discernere le cose, dovrai farti pagare ugualmente se proverai piacere!!” le dissi e lei sempre più padrona della situazione mi rispose “ certo, niente sconti a nessuno, nemmeno a te, stasera dovrai pagarmi per prestazione particolare e profumatamente!!!”
Capivo che lei mentalmente era già proiettata a quelle esperienze, e per il solo esclusivo piacere, chissà quanto tempo era che pensava di realizzare questo suo desiderio, mentalmente lei sapeva già come avrebbe fatto, poteva essere che il rapporto con Rex avesse sbloccato in lei questi suoi desideri tenuti a lungo nascosti o mi viene il dubbio che tutto fosse stato provocato consapevolmente da lei e che alla fine i raggirati in effetti fossimo stati noi uomini. Era davvero troppo determinata e desiderosa per fare tutto questo.
“ sarà il caso tesoro che tu provveda ad una depilazione accurata delle parti intime” le dissi e lei senza scomporsi e spiazzandomi nuovamente mi rispose “si, ci avevo già pensato ed ho preso un appuntamento per i primi della settimana prossima, sarà una cosa accurata!”.
A lavorare ho passato un pomeriggio da inferno pensando a quali risvolti potevamo andare incontro, era più sicura e determinata lei di me, ormai il dado era tratto e il solo pensare che questa esperienza la avremmo potuta vivere prima di Rex mi faceva sorridere.

Ogni cinque minuti da lavoro le inviavo un suggerimento, fai questo, fai quest’altro, indossa questo, anzi, sarebbe meglio che....
Ma pensa anche a metterti qualche oggetto di bigiotteria e.... mi resi conto di essere come un bambino il primo giorno di scuola.

Alla fine mi scrisse lei, che mi sembrava molto più razionale di me ,e molto tranquilla nel gestire quella situazione dicendomi
“penso a tutto io, lasciami fare, fammi stare tranquilla, smetti per favore, ciao”.

E così feci, non le scrissi più. Arrivato a casa cenammo, lei aveva pronto tutto il suo abbigliamento sul letto, sono rimasi un po’ deluso, aveva scelto una camicetta comoda e minigonna cortissima. Provai nuovamente ad intromettermi provando a suggerrire un abbigliamento diverso “ ma non sarebbe stato meglio il tubino che è molto più sexy, devi mettere il tubino, lasciatelo dire da un uomo” E ancora una volta fui spiazzato, come succedeva spesso ultimamente, “ ma la camicetta è molto più pratica, basta sganciarla per farmi prendere per il seno!” mi rispose con naturalezza. Ma io volevo comunque cercare di convincerla a mettere il tubino “ noooo, fidati, vuoi mettere.... vedere tutte le tue forme e....... il tubino è elasticizzato e se uno lotterà un po’ per arrivare a mungerti sarà più eccitante, se poi farai un po’ la ritrosa otterrai più successo, basta poco”, “come sei scemo..... a mungermi!!!” mi rispose quasi con finto stupore. Alla fine l’ebbi vinta io, indossò il tubino.
I preparativi proseguirono e arrivati al momento di partire le chiesi “Li hai presi I preservativi?”lei “ no, passiamo dalla farmacia e li prendiamo, ne prenderò due scatolette, cosa ne pensi?”. “ma prendine una decina di pezzi, tanto non andranno a male” le dissi.
Mi fermai davanti alla farmacia, lei scese e dopo poco tornò con qualche scatola di preservativi, quando salì in macchina le dissi con un sorriso ” chissà che cosa avrà pensato il farmacista vedendoti prendere tutti codesti preservativi “ lei mi sorrise e arrossì leggermente. Ripartimmo dirigendoci verso una stradina secondari vicina all’uscita dell’autostrada.

Abbiamo girato un po' avanti e in dietro, il cuore mi batteva a mille, ero combattutissimo e preoccupato per l’incolumità di Eva, lei invece apparentemente sembrava molto tranquilla, con il finestrino aperto della macchina dopo una mezz’ora di girare ci siamo fermati e e ho esordito “ ora andiamo in quel posto dove dicono che, pur non essendo un vero e proprio ritrovo di puttane, si creano condizioni intriganti ed avventure impensabili.” Eva mi guardò e acconsentì di buon grado.

Io intanto continuavo ad avere dubbi, mii resi conto che quello non sarebbe mai stato il luogo ideale dove una donna come Eva avrebbe potuto apprezzare o realizzare il desiderio di essere scopata come una puttana. Mentre questi pensieri continuavano ad affiorarmi nella mente, misi in moto la macchina e mentre stavo per ripartire mi si affiancò una BMW ed abbassando il proprio finestrino lato passeggero, un uomo sulla cinquantina alzando la voce per farsi sentire da Eva, che essendo seduta dalla parte opposta alla mia non capiva, disse “scusa, stai scendendo hai finito con lui?”.
Io ed Eva ci siamo guardati e un attimo di terrore ha colto entrambi, eravamo lì per questo, ma avendo entrambi nella testa e la convinzione che non sarebbe successo niente, vista anche mancanza di esperienza. Sicuramente era quello che era nella mia di testa. Visto poi com’è andata non era quello che frullava nella testa di Eva.
Ma quel signore incalzava ;“ ALLORA??? SEI DISPONIBILE O NO?? QUANTO CHIEDI” Eva, un po’ per atteggiarsi da esperta ha sparato :“ sono 150€”

Lui rimase leggermente indeciso ma poi “ non sono pochi ma credo che tu li meriti, si è allungato aprendo la porta lato passeggero per farla salire, dai vieni, sali.”
Solo in quel momento Eva è uscita dalla nostra auto per salire in quella “del cliente”, con molta naturalezza e sicurezza, una volta salita ha chiuso la porta e sono partiti.

L’angoscia insieme a mille pensieri mi assalì, pensavo solo a lei, al mio amore che aveva preso il volo, maledicendomi per le mie fantasie che avevo voluto provare a mettere in pratica.
Erano trascorsi poco più di trenta minuti da quando la BMW era sparita nel buio ed ecco che la vedo tornare, Lei scende saluta il cliente e sale in macchina ed io, che non stavo nella pelle, e che volevo sapere com’era andata cominciai a tempestarla di domande, dimmi dimmi, non mi far stare in ansia.
Eva a qule punto sbottò “ Calmati per favore, non è stato niente di particolare, niente di piacevole, anche se questa persona è stata molto educata.” rimasi deluso “ma come..... niente di particolare?? Mi devi raccontare tutto per filo e per segno!” eva spazientita “ si, si, certo, ma stai calmo,” ma io olrmai ero partito per la tangente e dentro di me pensavo …...certo cosa è una scopata con una puttana da strada, non è altro che far sfogare un uomo per farlo sborrare. E così ripresi a parlare come un fiume in piena “non mi sembri per niente emozionata per questa prima esperienza!” e senza darle modo di porter parlare :“penso che a te tesoro fare la puttana da strada si addica poco, credo che forse fare la puttana di lusso, per essere più chiaro sia la cosa migliore. Ma andiamo a quel locale che ti dicevo e vediamo di cosa si tratta, magari raddrizziamo un pochino la serata.”
Eva era in silenzio, stordita da quel mio continuo parlare.
Siamo ripartiti e siamo arrivati lì in una mezz’ora, una cinquantina di km, la distanza giusta per non incontrare conoscenze che non si fanno i cavoli loro.
L’insegna riportava “ OSTERIA I TRE GALLI BIANCHI”.

Siamo entrati e ci siamo resi conto subito che l’ambiente era esclusivamente maschile, di fatto...... appena vista entrare una figa come Eva gli sguardi degli altri avventori tutti rivolti su di lei, non si sono curati di avere un pochina di discrezione o di tatto nel guardarla, tutti la guardavano ma con insistenza senza dissimulare.
Eva era troppo bella e poi..... vestita così avrebbe fatto risuscitare un morto, da’altrode era uscita per andare a battere.
Dal riverbero del chiacchiericcio che sentivamo appena entrati siamo passati ad un leggero brusio, e non solo, le gomitate che gli amici si davano per ammiccare quella nuova affascinante cliente si sprecavano.
Ma la cosa più apprezzabile la fece l’oste che presentandosi ci fece accomodare ad un tavolo “dicendo lui” di tutto riguardo, bisognerebbe capire riguardo per chi, visto che ha fatto accomodare la signora nella sedia più in vista agli altri clienti, allontanato la sedia dal tavolo e poi accompagnandola nuovamente sotto al sedere della “signora”.

L’oste si era presentò come “Mario” era un signore che avrà avuto una sessantina di anni, non alto, ma in compenso aveva una pancia non di poco conto, portava un tovagliolo al braccio sinistro. Nell’insieme era una persona che ispirava anche simpatia.

Dopo averci salutato con educazione volle offrirci due prosecchi di ben venuto e...... consigliandoci subito un loro menu, sempre con gentilezza ci aprì una bottiglia di pregio e, invece di farla assaggiare prima come si conviene ci riempì subito i bicchieri dicendo:“ offerta ai nuovi clienti”. Ovviamente apprezzammo molto questo suo gesto.

Eva esordì“andiamoci piano, mio marito specialmente lo regge poco e non vorrei si addormentasse proprio a metà cena” disse, sorridendo all’oste. Mario di tutta risposta “signora non ci sono problemi, abbiamo anche come farvi accomodare, questo signori è un servizio che offriamo solo a clienti di riguardo.”
Iniziavo a capire, che quanto mi avevano riportato, sicuramente aveva una parte di verità, il comportamento era quanto meno singolare nei confronti di due sconosciuti. Non dovevamo far altro che assecondare quella simpatica ed ospitale persona di Mario.
“ se la signora avesse bisogno del bagno la accompagnerò personalmente perché non è facile da trovare” proseguì Mario, Eva subito, capendo un po’ quanto si stava prospettando disse“si, in effetti avrei bisogno di darmi una rinfrescata.”
Si alzò e Mario :“venga signora le faccio strada”. Disse facendo un gesto con la mano destra come per indicarle la porta, lei maliziosamente ancheggiava più del normale e lui le si mise dietro per osservare con più attenzione il suo lato B.

Mentre andavano verso quella porta del tipo anda e rivieni, lui si girava a destra ed a manca per guardare se gli altri clienti lo seguissero con lo sguardo, poi.... allungando il passo per precederla le aprì lo sporto che conduceva ad un lungo e stretto corridoio, la porta si richiuse automaticamente subito dietro di loro. Da quel momento non avevo più il controllo della situazione.

Erano passati più di dieci minuti ed ecco finalmente uscire Mario dalla porta ed andare subito al telefono.

Eva ritardò ancora un po’ prima di tornare da me, uscendo da quella porta, fingendo curiosità si è mise a girellare tra i tavoli osservando tutto il locale con molta calma, inutile dire che gli sguardi erano tutti interessati a lei, la mangiavano con gli occhi.

Finalmente tornò al tavolo e si a mise a raccontarmi.
“dopo che ho oltrepassato la porta lui ha voluto sopravanzarmi, ovviamente essendo stretto il corridoio ho dovuto mettermi in disparte ed appoggiarmi con la faccia al muro, lasciando la possibilità a lui di azzardare una avance e, questa avance c’è stata subito. Nemmeno molto velata, con la pancia girata verso di me non ha potuto fare a meno di strusciarsi al mio sedere, ma non si è limitato a passare come avrebbe potuto, ma si è fermato proprio appoggiandosi al mio culo, visto che non avevo reazioni mi sono sentita mettere le mani sui fianchi, è stato allora che mi sono spinta verso di lui cercando chiaramente di sentire il suo cazzo. Lui ha iniziato a farmi sentire il suo fiato vicino ad un orecchio ed al collo, mentre mi sollevava il vestito, le sue mani facendole passare sotto le giarrettiere le ha spinte in avanti fino ad insinuare le dita sotto le mutandine accarezzandomi le cosce. A quel punto ho iniziato a frenarlo e mettendo le mie mani sopra le sue le ho fermate, lui continuava a spingerle e a cercare di insinuarsi nelle mie intimità. Era arrapatissimo e difficile da frenare, era eccitatissimo, mi ha messo il cazzo tra le cosce accontentandosi di scopandomi in quel modo, ed io , mi facevo sentire ansimare anch’io e ti confesso che quella cosa mi piaceva veramente molto. Mario sentendomi eccitata e visto che comunque non ero scappata mi ha detto ora tesoro ci penso io, si è tolto da dietro ed è rientrato in sala. Io sono andata in bagno mi sono rassettata ho fatto pipi ed eccomi qua da te.

Continua ………...

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