STORY TITLE: Un pomeriggio buio e tempestoso (parte seconda) 
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Un pomeriggio buio e tempestoso (parte seconda)

by cornutoestivo
Viewed: 199 times Comments 3 Date: 03-11-2025 Language: Language

Angela si preparò davvero per bene alla possibilità di incontro, eravamo a casa di sua sorella, io sapevo cosa avesse intenzione di indossare per l’occasione, si recò in bagno avendo nella borsa ciò di cui aveva intenzione di indossare, per poi uscirne all’apparenza vestita normalmente, giubbetto di pelle molto casual, gonna moralmente casta ma intimamente molto ma molto arrapante e pratica, dal momento che le sue gesta, di lì a poco si sarebbero concentrate in un emozionante carsex.
Lo vedemmo in lontananza, lui non conosceva il tipo di auto in nostro possesso, ci avvicinammo ulteriormente per visionare al meglio la sua figura, mia moglie approvò con piacere..

“..ma si dai, mi sembra essere un bell’uomo, non molto alto come piacciono a me ma tutto sommato merita, soprattutto dalle foto mi è sembrato avere un bel cazzo, dai, parcheggia ed andiamo a conoscerlo..”

Trovai parcheggio, chiesi a mia moglie come avremmo portato avanti la cosa, lei mi disse che ci saremmo (come sempre) accomodati all’interno del bar vicinissimo al nostro parcheggio, poi, come sempre, dopodiché, se fosse stato il caso, ci saremmo diretti tutti e tre verso l’auto grazie alla banale scusa di potergli offrire un passaggio per il rientro.
Fu Angela ad approcciare

“..ciao Sergio, eccoci qua, abbiamo cercato di poter essere puntuali, ma tu conosci Roma, abbiamo perso un pochino di tempo per parcheggiare..”

L’entusiasmo di Sergio fu quasi palpabile, notavo il suo bramoso sguardo nei confronti di mia moglie, mi strinse la mano con ammirazione e ci avviammo su mio suggerimento in direzione del bar sito in via Santa Croce in Gerusalemme, a non più di 10 metri dalla nostra auto.
Colloquiammo amabilmente per circa una mezz’ora, lui si dimostrò davvero essere una persona a modo, gentile e colto, proprio come un uomo può piacere a mia moglie, ero più che certo che lo stesse apprezzando, grazie a questa cosa che intuivo ebbi certezza che di lì a poco mia moglie avrebbe finalmente ritrovato un Vero Cazzo per la sua bocca.
Non ero nella pelle, non vedevo l’ora di potermi calare nuovamente nel mio ruolo che più mi piaceva, quello del marito cornuto autista alla guida di un’auto che aveva nei sedili retrostanti sua moglie all’opera con un altro uomo, una situazione unica ed inebriante.
Grazie all’esaustivo sguardo di mia moglie capii che era ora di muoversi, nel frattempo era giunto il buio necessario ed in più si stava scatenando una vera tempesta, davvero l’ideale per la migliore riuscita del gioco, vista la situazione meteo proposi loro di aspettarmi presso la porta d’uscita del bar, sarei giunto di lì a poco e sarebbero saliti “al volo” in auto, e così avvenne, però, da perfetto cornuto mi fermai in modo che l’altro sportello davanti (quello accanto a me che guidavo) ne fosse impossibilitata l’apertura per via dell’eccessiva vicinanza con un’altra auto parcheggiata (ovviamente mossa studiata di proposito) mia moglie salì sul sedile posteriore mentre lui teneva l’ombrello per ripararla, di colpo, lei, vista l’impossibilità dell’apertura dello sportello davanti, gli fece posto e pregò Sergio di salire dietro, ovviamente lui accettò, soprattutto per via dell’intensa caduta di pioggia, qualcuno si starà chiedendo

“..e se non fosse piovuto?”

Mi sarei sempre accostato ad un’altra auto rendendo impossibile salire davanti, non sarebbe cambiato nulla, la determinazione vince sempre.
Avendoli tutti e due beatamente seduti sul sedile retrostante ed intenti a sistemarsi per via della pioggia ricevuta addosso, scherzosamente volli farli sorridere dicendo

“..dove lor signori vorrebbero recarsi? Sono a vostra disposizione..”

Rispose mia moglie altrettanto sorridendo e parafrasando quel famoso spot pubblicitario della ricca signora che si rivolgeva all’autista chiamandolo per nome e dicendogli che aveva voglia di qualcosa di dolce, lo ricordate?

“..Ambrogio ho voglia di qualcosa da poter mangiare, andiamocene a spasso verso il mare, troveremo il modo di farmi passare la fame..”

Dal punto in cui ci trovavamo, andare verso il mare (Ostia) significava dovermi immettere sulla via Cristoforo Colombo, per un tragitto di circa 25 km su di una strada che in quel particolare orario significava più di un’ora di viaggio per giungere alla meta, perfetto (pensai) in un’ora abbondante di viaggio un uomo lì dietro insieme a mia moglie avrebbe potuto farle di tutto, il mio compito sarebbe stato nel caso soltanto doverli mettere in guardia di una eventuale sosta magari per via di un semaforo rosso, mi immerso nel
traffico, loro intanto presero a socializzare sorridendo tra loro e ridendo di me che mi ero calato perfettamente nel ruolo, soprattutto tra i due era mia moglie a sogghignare amabilmente, “Ambrogio di qua Ambrogio di là”, ma ad un certo punto mi giunse alle orecchie un assordante silenzio, spostai leggermente lo specchietto retrovisore e li potei osservare avvinghiati tra loro in un furioso bacio in bocca..

“..cosa sta succedendo lì dietro?”

“..zitto e guida cornuto, non hai bisogno di chiedercelo, ci hai visti, io e Sergio ci siamo baciati e succhiati la lingua, bacia da Dio..”

Continuai a guidare zitto e muto, abbassai al massimo la musica, erano molto più interessanti i rumori provocati dal loro cercarsi fisicamente ed il loro bisbiglio, per un paio di volte mi limitai soltanto a dire

“..semaforo in arrivo..”

Dallo specchietto retrovisore prendevo atto della situazione che si era già creata e del loro “appiattirsi” sul sedile in attesa della possibilità di ripartenza, in ogni caso lui aveva già il cazzo fuori dai pantaloni e mia moglie intenta a pomparlo come lei sa fare molto bene, dopo esser ripartiti e prima dell’arrivo del semaforo successivo mia moglie fece quello che avrebbe dovuto già fare, ovvero darmi modo di poter in un certo qual modo prendere atto “tattilmente” di ciò che in quel momento aveva la sua attenzione, ovvero il cazzo di Sergio, intimandomi di restare vigile alla guida mi prese la mia mano destra portandomela sul cazzo di Sergio, che nel frattempo si era posto in modo tale da potermelo facilmente consentire, al tatto mi sembrò un buon cazzo, forse non molto grande rispetto ad altri del passato, ma pur sempre consistentemente notevole

“..dai cornuto, segalo un pochino, ho chiesto a Sergio di lasciartelo fare, ma non girarti, pensa a guidare..”

Ecco qual era stato uno dei motivi del loro bisbigliare di poco prima, successivamente mia moglie mi raccontò di come glielo chiese..

“..Sergio lasciaglielo impugnare per un pochino, ti assicuro che mio marito non è gay, a lui piace guardare, ma sta guidando, non può farlo, lasciaglielo segare per qualche istante, lo farai felice..”

Mi raccontò che lui non ebbe affatto ad obiettare e che anzi era ben felice di mettermelo in mano, io ne approfittai persino cogliendo l’occasione di effettuare un seppur breve massaggio ai coglioni, trovo del tutto puerile ed inutile negarlo, detto tra noi (tanto non ci sente nessuno..) è per me la parte del corpo dell’uomo che si intrattiene con mia moglie più apprezzabile, soprattutto nel modo in cui li trovai, splendidamente depilati (bravo Sergio) importanti e duri, almeno quanto il cazzo, rimpiansi di non poter cogliere in quel momento la coinvolgente possibilità di poterli persino leccare, cosa da me spesso perpetrata con inimmaginabile coinvolgimento cerebrale, il più delle volte causa delle mie veloci venute nelle mutande, non inorridite, prima di farlo provate..
All’improvviso constatai con “dolore” emozionale l’improvvisa impossibilità di continuare nel tragitto verso il mare, lì avvertii dell’intasamento, in pratica eravamo imbottigliati nell’intenso traffico della zona Eur, fortunatamente pioveva a dirotto, per cui le auto a noi affiancate non ebbero modo di osservare ciò che avveniva sul nostro sedile dietro, in ogni caso loro, saggiamente evitarono su mia preghiera di rendersi visibili, mi diedero retta impegnandosi in un bel 69, non potevo vederli, avrei dovuto accendere la luce interna, ma non era possibile farlo, trovai però immensa soddisfazione nell’ascoltarli, il rumore del vorace succhiare il cazzo da parte di mia moglie era senza freni e senza inibizioni, sapeva bene di dovermene dare soddisfazione..

“..amore sai che Sergio ha un cazzo profumatissimo? Ha anche un buon sapore, abbiamo saputo scegliere..”

“..amore non esagerare nel tuo bocchino, non voglio che se ne venga con me mentre guido, tu sai bene che voglio vederti mentre ti schizza in faccia ed in bocca..”

“..lo so cornuto lo so..”

Intervenne anche Sergio dicendo

“..tranquillo Alex, non me ne verrò molto facilmente..”

Fu Angela a replicare prima di me ridendo..

“..Sergio non chiamarlo per nome, a lui piace che gli si dia del cornuto, non aver timori, nel gioco ci può stare, non si offenderà, e sai perché? Perché lui lo è davvero..”

Ridemmo tutti e tre, Sergio fu il primo a replicare..

“..bene cornuto, allora tranquillizzati, solitamente sono restio alla sborrata facile, anche se tua moglie la trovo pazzesca resisterò, non ti deluderò, intanto dovresti sentire come mi sta lavorando la cappella..”

“..trovi che sia brava? Ti sta piacendo? Mi raccomando, non vi alzate..”

“..se tua moglie mi piace? Domanda superflua, adesso capisco quello che hanno provato altri uomini a cui l’hai donata, tua moglie è una fontana, mi ha già squirtato sul petto, non mi sono mai sentito così fortunato come questa sera, la bramo da sempre e da sempre sono stato invidioso di chi l’ha potuta avere, fatti dire da lei quello che le sto facendo, dai cornuto, chiediglielo..”

“..amore cosa ti sta facendo..?”

“..cornuto è davvero bravo, mi sta leccando come tutti dovrebbero saper fare, e poi..”

“..e poi..?”

“..e poi mi sta mettendo delle dita nel culo, a volte uno a volte due insieme e mi piace moltissimo.. quanto manca per Ostia? Ho voglia di spogliarmi completamente, non sopporto più di continuare ad esser vestita..”

“..amore temo che dovremo rinunciare ad arrivare ad Ostia, se hai pazienza cercherò di uscire dal traffico per tornare indietro, tu intanto continua a farti mettere le dita nel culo, dai Sergio, continua, mia moglie ce l’ha abbastanza largo e come avrai capito le piace,molto spesso come sai c’è chi se la incula..”

“..vorrei poterlo fare anch’io ma capisco che in questi frangenti è pressoché impossibile..”

Intervenne anche mia moglie

“..dai cornuto, se è impossibile arrivare ad Ostia allora cerca un’altra soluzione, torniamo indietro, saprai certamente trovare un posto giusto..”

Sergio cercò di dire la sua..

“..perché non ce ne andiamo a casa mia? Li si che potrei anche incularmela, dai, in pochi minuti arriveremo..”

Fu mia moglie a rispondere, io sinceramente non avrei saputo come comportarmi, le lasciai in silenzio la decisione da prendere

“..no Sergio, scusami ma è da parecchi giorni che sogno di averti in macchina con lui a farci da autista, ne abbiamo parlato a lungo tra noi, mi piace poterlo umiliare nella sua situazione preferita..”

“..allora d’accordo, in casa mia potrò sognare di avervi in un vostro prossimo viaggio..”

Replicai io

“..grazie Sergio per la tua comprensione, non sono abituato a contraddire al volere di mia moglie, sto riuscendo a liberarmi del traffico in direzione di Ostia, torneremo indietro e so già dove poter trovare un posticino tranquillo, che per via della forte pioggia che sta cadendo sarà molto più che tranquillo, non ci sarà nessuno a passeggio, fidatevi di me, intanto continuate a giocare, mi piace sentirvi parlare alle mie spalle, anzi, dietro le mie corna..”

Non potemmo fare a meno di sorriderci su tutti e tre.
Mi diressi direttamente nel luogo che avevo in mente, nella zona di San Lorenzo, zona dove solitamente imperversa la movida, ma quella sera, per via dell’impossibile struscio ritenuta più che sicura grazie alla tempesta in corso, iniziai la breve ricerca del luogo adatto, che trovai in Largo Passamonti, al ridosso delle mura del Verano (uno dei cimiteri Romani) notai che tra due grossi veicoli parcheggiati (un pullman ed un camion) c’era una perfetta modalità di parcheggio, mi ci tuffai, eravamo in una situazione praticamente più che perfetta, non lo dissi, ma pensai che se soltanto mia moglie potesse aver pensato di lasciarsi chiavare in modalità più che sicura lo avrebbe potuto fare, scelse però di non farlo.
Mi posi finalmente comodamente in osservazione delle loro gesta in arrivo ed iniziai a lasciarmi dominare dai miei irresistibili brividi, li ammirai mentre si spogliavano a vicenda, avevo una visione ottima, agevolata dal chiarore dei lampioni stradali, tutti e due mi usarono per depositare tra le mie mani il loro vestiario, che io accuratamente ricevevo piegandolo per bene, per mia moglie fu una nuova occasione per schernirmi..

“..visto che bravo cornuto? Dove lo trovi un altro come lui? Ti porta la moglie per sollazzarti e ti piega persino i tuoi panni..”

Smisero di ridere ed iniziarono a darsi reciproche attenzioni, finalmente potei dar sfogo alla mia passione per la fotografia, li ritrassi mentre tutto e due mi degnavano del segno principe per eccellenza, il gesto delle corna, poi mentre lei mi guardava dritto negli occhi se lo prese nuovamente in bocca, potevo usare liberamente il flash della mia digitale, nessuno lo avrebbe potuto notare, mi fece notare le sue fossette sulle guance per darmi contezza del suo succhiarsi per bene il cazzo, pregò Sergio di porsi in una posizione più a me vicina, per darmi modo di prenderglielo in mano e segarlo mentre lei lo succhiava, lo facemmo e fotografai le mie mani mentre erano impegnate nel gesto, pur volendolo fare non pubblicherò tali foto, avendolo già fatto in passato non rischieremo nuovamente di ricevere l’accusa di aver “rubato” le foto della coppia “nikyfire”, perché noi SIAMO gli ex nikyfire, anche se abbiamo deciso da tempo di non esserlo più per motivi validi e fondati, pubblicheremo (di questo carsex) soltanto una foto, quella fatta per certificare Sergio, all’epoca era ancora valida la modalità fotografica di certificazione per il bull che si incontrava, glielo dovemmo per ammirazione ed a riguardo della sua fiducia e serietà.
Scattata l’utile foto ripresero a divorarsi, quella sera scegliemmo (di concerto con mia moglie) preventivamente il principio di non lasciarsi scopare, ma in virtù dell’assoluta tranquillità che si viveva in quegli istanti la voglia di poterlo fare salì di prepotenza nei desideri di mia moglie, non avevamo però portato con noi nessun preservativo, neanche Sergio ne aveva, ci rammaricammo di questo, Angela, mentre era a cavalcioni di Sergio con il cazzo nudo che strusciava la fica di mia moglie pronto ad entrarle dentro, si girò verso di me, e guardandomi in faccia mi disse..

“..amore ci fidiamo?”

Prima di me rispose Sergio

“..se vi può essere d’aiuto due giorni fa ho fatto la mia ultima donazione, se il cornuto avrà cura di passarmi i miei pantaloni ve lo dimostrerò, ho nel mio portafoglio il mio tesserino dove ci sono riportate le date delle donazioni..”

Glieli passai, mi mostrò la prova della sua veridicità e poi aggiunse

“..gli ultimi giorni prima della donazione e dopo la donazione no ho avuto contatti con altre donne, la prima che ho avuto da una settimana in qua è stata la bocca di tua moglie, puoi fidarti cornuto..”

“..si, mi fido, e posso dirlo anche per mia moglie, ci fidiamo, ma non mettermela incinta, non venirle dentro..”

Ovviamente il rischio che mia moglie potesse essere ingravidata era quasi inesistente, ma mai sfidare il destino, lui mi assicurò che avrebbe provveduto affinché io potessi gustare il momento in cui le avrebbe riempito la bocca ed imbrattato la faccia, come io stesso auspicavo.
Detto fatto, in un attimo mia moglie se lo fece entrare in fica, bastò soltanto una piccola spinta, essendo già in perfetta posizione di ricezione ed il cazzo notevolmente insalivato dal precedente lungo bocchino da parte di mia moglie, le scivolò dentro senza nessun impedimento e resistenza, presero a scopare con un ritmo incessante, anche se la chiavata per la posizione che avevano (mia moglie seduta su di lui col la sua schiena rivolta a me) era lei a dettarne le movenze, preferì lasciarsi chiavare in quella posizione perché in previsione della sborrata avrebbe fatto presto a sollevarsi, ovviamente io ebbi libertà di azione, sia nel fotografare che nel manipolare i coglioni di Sergio, che in ogni caso appariva gradire..

“..che bravo tuo marito, mi sta meravigliosamente accarezzando i coglioni, sai..?”

“..certo che lo so, lui è bravo perché gli piace farlo, lasciaglielo fare, lasciati scopare, il tuo cazzo mi sta arrivando da tutte le parti..”

Erano bellissimi, era una chiavata davvero spettacolare, tutto coinvolgente nella massima espressione, fare quel viaggio a Roma per conoscere Sergio ne valse la pena, era per me una vera estasi anche soltanto sentire la musica che generava la loro scopata, avete presente quel melodioso “ciaff ciaff” generato dal cazzo immerso nelle acque generate dalla fica allagata? Si, proprio quella musichetta, peraltro arricchita dalle perdite di aria che, per via dell’intenso pompare si genera all’interno delle carni viscide, e trovando l’uscita emette quel tipo di musica celestiale, ancora una volta rischiavo uno svenimento nell’osservare mia moglie dominata e preda di un uomo diverso da me, avevo perduto il conto di quelli che se la chiavarono, ma li ricordavo tutti, Sergio si aggiunse all’elenco già di per sé molto nutrito.
Mia moglie improvvisamente si sollevò lasciandosi sfilare il cazzo, lui la rassicurò dicendole

“..tranquilla pupa.. non me ne sto ancora per venire,,”

“..però ho sentito il cazzo avere delle pulsazioni che me lo hanno fatto temere, continuiamo senza più chiavare, ti prego..”

La preoccupazione di mia moglie preoccupò anche me, lo pregai di non riprendere la chiavata, mi piacque vederla impegnata nella ripresa del bocchino, mi tranquillizzò accontentandomi, glielo rimise in bocca con prepotenza, era talmente ingoiato che glielo fece arrivare in gola per più di una volta, a differenza di mia moglie che gli chiedeva attimi di respiro io lo incitavo a non darle tregua, capivo che i giochi erano giunti affa fine, usai anche le mie mani sulla sua testa per farle stazionare a lungo il cazzo in gola, fino a sentirla tornare in alto facendo forza sulla mia presa..

“..stronzo cornuto vuoi farmi uccidere?”

Non replicai ma gli spinsi di nuovo la testa per farle nuovamente ingoiare il cazzo di Sergio, che non diceva nulla gustandosi beatamente la scena..

“..dai troia fallo sborrare, fatti sborrare in faccia, ingoia quello che puoi e poi baciami, ti amo..”

Tutto avvenne, Sergio reclinò la testa indietro ed urlando se ne venne, tanto non ci poteva sentire nessuno, sicuramente i primi violenti schizzi andarono diritti nello stomaco di mia moglie, qualche colpo di tosse (meravigliosa musica) ne fece uscire parte dalla bocca, il resto il buon Sergio glielo spalmò in faccia, tutto era andato a meraviglie, presi tra le mie mani la testa di mia moglie e la baciai, la mia lingua andò alla ricerca dello sperma dentro la sua bocca, lo trovai, pasteggiai, poi sempre con la lingua le pulii il viso, Sergio ci guardava in estasi, poi mi stupì dicendomi

“..dai cornuto, non hai finito ancora la tua opera, so che ti piacerà farlo, puliscimi il cazzo..”

Non me lo feci ripetere, il cazzo era ancora duro, afferrai i suoi coglioni e presi a ripulirglielo per bene, bere alla fonte è un piacere unico, mia moglie era molto divertita e non faceva altro che insultarmi dandomi del maiale, paradossalmente era Sergio a difendermi..

“..ma no dai, non è un maiale, è un bravo cornuto, meravigliosamente bocchinaro, è molto bravo, sicuramente sei la sua insegnante, non dimenticherò facilmente questa serata..”

Tutti piano piano tornammo razionali, mia moglie prese dalla sua borsa il pacchetto dei fazzoletti bagnati, si pulì il viso appiccicaticcio, anche io stesso avevo già abbondantemente ripuliti, amorevolmente pulì per bene il cazzo di Sergio, e con lo stesso fazzoletto usato sul cazzo del bull ripulì il mio volto, poi ne prese uno nuovo, lo consegnò a lui pregandolo di pulirle la fica, tutto sotto i miei occhi, sorrisero di nuovo,
e mia moglie disse

“..tu non hai idea di come sarà combinato nelle mutande il cornuto..”

Era vero, ero praticamente un disastro, ci rilassammo ancora qualche minuto tutti insieme, si rivestirono aiutandosi reciprocamente tra di loro, una volta rivestiti e ricomposti tornarono teneramente ad abbracciarsi, scelsero di restare abbracciati sul sedile dietro anche nel piccolo viaggio verso casa, pioveva ancora a dirotto, scegliemmo di no lasciarlo in strada, ci guidò fin sotto il suo portone, prima di salutarci mi chiese di parcheggiare nuovamente, aveva voglia di baciarla ancora, lo accontentammo volentieri, ma non era il caso di iniziare di nuovo. lui non lo seppe mai, ma eravamo a pochissime centinaia di metri dall’abitazione della sorella di mia moglie dove eravamo ospiti, questo fatto, il giorno dopo, nel ripartire per la nostra città ci fece tenere di poterlo incontrare, mia moglie si impose di essere certa che non sarebbe accaduto, si chiuse in bagno per poterlo contattare su whatsapp, ufficialmente per salutarlo e ringraziarlo (anche a nome mio) della bella serata precedente, ma in realtà voleva sapere se fosse a casa o meno, adombrandogli la possibilità di un nuovo bacio, lui se ne rammaricò scrivendogli che era in viaggio verso
Latina per un appuntamento di lavoro, era quello che avremmo voluto sapere e sperare, la sua assenza nei paraggi, esser molto attenti a far sì di non rischiare di poterlo incontrare non era più una necessità, mia moglie mi fece leggere l’ultimo messaggio che parlava del viaggio verso Latina, le diedi un bacio decisamente appassionato, in quel momento la sorella vide il nostro gesto e ci disse sorridendo

“..che belli che siete, dai, rimanete ancora un pochino, nella vostra stanza c’è ancora da rifare il letto..”
Non potemmo fare a meno di sorridere mostrandoci felici, Angela rispose a sua sorella molto divertita,,

“..ancora? Tutta la notte mi ha dato il tormento..”

Stronza.

POSTED 3 COMMENTS:
  • avatar 70anni Complessivamente davvero un bel racconto, peccato solo la mancata sborrata in figa da parte del quasi sconosciuto.

    04-11-2025 12:43:33

  • avatar Attila Ormai le Vs gesta non mi meravigliono più...siete fenomenali...Ah che darei per potervi soltanto conoscere

    03-11-2025 17:23:54

  • avatar Dolcematuro complimenti gran bel racconto da rendere reale

    03-11-2025 10:21:44