STORY TITLE: Casalinga buongustaia 
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STORY

Casalinga buongustaia

by Stringiloaduemani
Viewed: 180 times Comments 0 Date: 31-10-2025 Language: Language

Maria, la casalinga di mezza età con curve generose e un sorriso malizioso, stava preparando il caffè quando sentii bussare alla porta. Ero io, il suo gioco occasionale, un tipo robusto con un'erezione che non vedeva l'ora di essere liberata. Lei mi guardò con quegli occhi affamati, lasciando cadere la tazza sul bancone.

Vieni qui

, mormorò, la voce bassa e invitante. Si avvicinò, le mani già pronte a slacciarmi i pantaloni. Io non dissi una parola, lasciando che prendesse il controllo. Con un gesto rapido, tirò giù la zip e afferrò il mio cazzone attraverso le mutande, sentendone la durezza pulsare contro il tessuto.

Dio, quanto è grosso

, sussurrò, leccandosi le labbra.

Lo liberò completamente, e lì era: il mio membro eretto, venoso e imponente, che svettava verso di lei. Maria lo prese con entrambe le mani, le dita che si intrecciavano intorno all'asta spessa. Ma anche così, non riusciva a coprirlo del tutto. La cappella gonfia spuntava oltre le sue dita, e la base rimaneva esposta, invitante.

Non ne copro neanche la metà

, rise piano, gli occhi fissi su quella carne calda e pulsante. Iniziò a muovere le mani lentamente, su e giù, stringendo con fermezza mentre il prepuzio scivolava rivelando la punta umida.

Mi spinse contro il tavolo della cucina, facendomi sedere sulla sedia. Lei si inginocchiò tra le mie gambe, il pavimento freddo sotto le ginocchia ma il suo corpo bollente di desiderio.

Voglio mungerlo per bene, voglio vedere quanta crema hai per il mio caffè, ci vuole però un pò d'olio

, disse, la voce rauca. Prese uno spruzzino classico delle friggitrici ad aria, un paio di nebulizzate e il mio cazzone era lucente e oleato, Le sue mani accelerarono il ritmo, segandomi con colpi decisi, dal basso verso l'alto, torcendo leggermente il polso per stimolare ogni centimetro. Il mio cazzone rispondeva, gonfiandosi ancora di più nelle sue prese, una goccia di presborra che colava dalla fessura.

Maria non si accontentò di quello. Chinò la testa, la lingua che saettava fuori per leccare le mie palle pesanti. Le succhiò una alla volta, facendole entrare in bocca con un risucchio bagnato, la saliva che le colava sul mento.

Mmm, così sode

, mugolò, mentre una mano continuava a pompare l'asta, l'altra massaggiava la base. Io gemetti, le mani nei suoi capelli castani, guidandola senza forzare. Lei era una professionista, una vera porno star in quel momento, con il suo entusiasmo per il mio piacere.

Le sue labbra si spostarono più in alto, baciando l'interno delle cosce prima di tornare alle palle, succhiandole con più avidità. La masturbazione non si fermava: mani esperte che salivano e scendevano, stringendo la cappella per spremerne ogni stilla di umidità.

Voglio vedere schizzare tutto

, ansimò, alzando lo sguardo su di me, gli occhi pieni di lussuria. Accelerò, il suono bagnato delle sue mani sul mio cazzone che riempiva la stanza, misto ai miei respiri affannati.

Sentii l'orgasmo montare, le palle che si contraevano sotto la sua lingua. Maria lo percepì e intensificò tutto: succhiò più forte, le mani che volavano su e giù, mungendomi come se volesse estrarre ogni goccia.

Dai, schizza per me

, implorò, la bocca che tornava alle palle per un ultimo risucchio profondo.

E schizzai. Il primo fiotto esplose dalla cappella, arcuandosi nell'aria e atterrando sul suo décolleté, caldo e appiccicoso. Lei non si fermò, continuando a segarmi con foga, estraendo getto dopo getto. Il secondo colpì il suo collo, il terzo le schizzò sul viso, mentre rideva di piacere puro.

Sì, così, coprimi tutta!

Le sue mani non mollavano, torcendo e pompando per prolungare l'eiaculazione, il mio seme che colava abbondante, sprecato su di lei come lei adorava.

Quando finii, ansimante e svuotato, Maria leccò via un po' dal mio cazzone ancora sensibile, pulendolo con la lingua prima di alzarsi.

Perfetto

, disse, pulendosi il viso con un dito e assaggiandolo.

Adesso vediamo quanto ci mette a ritornare.

io sorrisi, lei avvio un timer da cucina, e si mise tutto in bocca, il mio cazzone appena svuotato le palle leggermente ritirate, non sò come ma nel giro di neanchè tre minuti eravamo punto e a capo. Lei mi guardò e mi disse prendendo la tazzina da caffè, ne voglio un pò qui...

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