STORY TITLE: lo stallone sposato 
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STORY

lo stallone sposato

by giula05
Viewed: 224 times Comments 1 Date: 26-10-2025 Language: Language

seguito del racconto

Una sgualdrina al mare

...

Mi sorrise e anche io contraccambiai, si distese sul lettino a pancia in giù con il viso rivolto verso il mio lettino, vedevo i grandi bicipiti che circondavano la testata del lettino e guardavo i suoi occhi con quella faccia da porco perverso. Lui continuava a guardarmi e la cosa mi stuzzicava molto, pensai che voleva vedere qualcosa e da brava sgualdrina divaricai le gambe in modo da far vedere quello che nascondeva quel filo sottile di costume, mi guardavo intorno e quando vedevo che nessuno se non lui poteva ammirare, aprivo le gambe e spostavo il costume. Lui con il viso fece una smorfia come per dire “però! complimenti” e io sorrisi, si alzo e ammirai con piacere il suo corpo selvaggio, gli slip li stavano veramente stretti e oltre al pacco mettevano in evidenza un bel culo! Prese il lettino e lo mise dalla parte opposta quindi con i piedi verso la mia direzione, quindi ci guardavamo direttamente anche se a distanza di tre metri, si guardò attorno poi sollevo la gamba destra per nascondersi dal lato di passaggio e dall’elastico dello slip fece uscire una palla, non potevo crederci era quasi più maiale di me! Lo lascio alla mia vista per poco tempo, chiaramente non poteva rischiare e si compose. La situazione era la mia ideale, ad un certo punto mi alzai e mi andai verso il bar del lido, lui mi seguì a distanza di un paio di minuti. Eravamo sugli sgabelli del bancone a distanza di un metro per non dare nell’occhio “come faccio a vederti sola?” mi disse “eh bella domanda non ho idea sono con mamma” risposi io, lui “già ho visto, io con moglie e bambini” parlavamo senza guardarci ma io sentivo l’odore del maschio a quella distanza, un misto tra sudore buono e forte testosterone, lo volevo su di me dentro di me. Li dissi di darmi del tempo e di seguirmi se fossi tornata al banco su quello stesso sgabello. Andai dal bagnino e li feci la ramanzina sul fatto che mi aveva sputtanata con il titolare del lido e lui rispose “beh mi risulta che sei venuta due volte però con lui” “che vuol dire” risposi “ma potevi essere più riservato” “ma che problema c’è ti piace il cazzo e ti diverti” non potevo controbattere, li dissi “senti mi serve il ripostiglio per mezz’ora cosa devo fare?” mi disse che ero una troia, io proposi in cambio un altro pompino, lui accetto e disse che finito con il mio amico sarebbe entrato lui per riscuotere il regalo. Mi consigliò di andarci di mattina in modo che non ci fosse in giro troppa gente. Tralascio su cosa ho dovuto fare per poter dire al mio bello come dovevamo organizzarci ma alla fine ci siamo riusciti. Con una scusa uscì da sola dall’alloggio e andai verso il lido, effettivamente a quell’ora non c’era molta gente in giro e poi il ripostiglio era ben nascosto al passaggio. Il bagnino era nelle vicinanze del bar mi sorrise dicendomi “ è già aperta divertiti dopo passo io” con un sorriso malizioso e toccandosi il pacco. Entrai nel ripostiglio e ricordai quello che era successo con il proprietario poco tempo prima e mentre controllavo il cellulare sentii aprire la porta, entra lui con solo gli slip e una canotta sportiva lo vidi con queste gambe grosse e il pelo da maschio testosteronico. Lo slip mostrava già tutto e già immaginavo le sua braccia possenti che mi prendevano per mettermi nella posizione dove poteva godere di più. Esordisce dicendo “finalmente soli, tutta la notte ho pensato a fotterti ma ho cercato di resiste e a non toccarmi” io risposi “e tua moglie” lui “no lei in questo periodo non si fa scopare” si chiamava Matteo io avevo già le gambe che tremavano e di solito capita quando la persona che ho di fronte mi prende molto la testa, effettivamente lui racchiudeva tutto quello che cerco in un uomo. La mia testa arrivava sotto ai suoi pettorali, davanti a me era enorme ed enorme era anche quello che cresceva li sotto, mi prese dai fianchi e mi appoggiò su una specie di scrivania mi avvolse con le braccia, i suoi bicipiti erano grossi il doppio delle mie gambe, appoggiai la testa sul suo petto peloso, le su labbra calde e la sua barba morbida accarezzavano il mio collo, io iniziavo a sentire vibrazioni nel basso ventre. Mi abbassò i bikini e fa uscire il seno, con le sue mani calde e possenti lo avvolge, lo tocca mi lecca i capezzoli, eccitata e già bagnata guardo il suo viso da maiale mentre mi guarda nel mettere in bocca aveva i miei capezzoli duri. Si allontana un po' da me e noto che il cazzone e tutti e due i gioielli erano uscito fuori dallo slip che ormai sembrava un piccolo perizoma, era stupendo vedere quel bastone e le palle grosse che non potevano essere più contenute nel costume. Lui mi disse “piccola ti voglio scopare” invece di dire che ero pronta mi spostai un po' in avanti con il bacino e spostando il filo del perizoma, a questo punto la mia vagina era esposta al mio stallone per l’uso. Con un sorriso si avvicino il suo cazzone penzolava tra lo slip e la gamba, io non vedevo l ora di sentirlo dentro, con un dito lubrificato si avvicino ed entrando disse “sei sei tutta bagnata adesso ti faccio stare bene” leccò il dito e si avvicino con in mano il cazzo lo puntò sulle labbra ed entrò, io ero troppo arrapata per sentire male, ma ben presto lo spessore di quell’uccello si fece strada dentro di me e lo sentivo tutto. Quando spingeva in fondo non riuscivo a non emettere un ansimo tra piacere e dolore, era veramente una bestia, a volte lo sentivo troppo quasi da avere male e lui non era molto delicato ma a me andava bene lo stesso. Guardavo quei pettorali rigidi e le braccia che mi prendevano per i fianchi e accompagnavo il colpo alla sua verga, lui iniziava anche a sudare un po' per il caldo che si faceva sentire un po' per gli ormoni che erano al top. Quando lo tirava fuori completamente per poi rientrare di colpo sentivo un filo d’aria che entrava dentro di me come se si creasse un vuoto ma durava poco perché con colpi secchi la sua cappella toccava il mio utero. Conosco gli uomini e i loro sguardi, quel viso diceva che stava godendo come un maiale e che la fine era vicina, lui continua un movimento continuo le vene del suo pisello sfregavano dentro di me fino a quando un orgasmo intenso fece vibrare la mia piccola, sentendo questo anche lui accelerò e con un mugugno esplose riversando i suoi spermatozoi nel profondo del mio utero. Si staccò da me dicendo “scusami ma di solito sono più lungo ma ero troppo pieno” risposi “l’ho sentito tutto” mentre lui si ricomponeva io restai li bloccata a gambe aperte con la testa appoggiata al muro, e guardavo lui che rimetteva negli slip il pisello barzotto, disse “esco prima io a presto piccola”. Penso che Gabriele il bagnino fosse li o comunque avesse sentito, infatti nel giro di pochi secondi dopo la chiusura della porta sento che si riapre, era lui. Ero ancora li seduta sulla scrivania a gambe aperte che sentivo gocciolare la vagina mentre lui mi blocca “che spettacolo stai ferma li sei una visione” io “ma che facevi eri dietro la porta?” “fico il tipo... ti sei fatta scopare dal papino vicino di ombrellone” mentre parlavo vedevo già che aveva il pisello in erezione e mentre si avvicina si abbassa i boxer, come pensavo era già duro, sicuramente aveva sentito da qualche fessura vicina. Guardandomi da vicino mi disse “puttana ti ha sborrato in figa e sei aperta come un garage” mentre parlava si segava e vedevo che era molto duro l’attrezzo. Risposi “si era ben messo ed è stato molto bravo” con mio stupore mi disse “sei sporca non ci sono fazzoletti ci penso io apri le gambe”. Si piegò sulle gambe con la mano sinistra si reggeva alla scrivania con la destra si toccava e la bocca si fiondò sulla mia vagina, con voracità leccava, infilava la lingua dentro e succhiava il clitoride, andò avanti per qualche minuto e io stavo già per avere un altro orgasmo, il ragazzo era molto bravo con la bocca, sentì le contrazioni della vulva e lui aumento il movimento e mentre prendeva fiato vedevo la sua bocca lucina dei miei umori, ebbi un orgasmo e le contrazioni della vagina fecero uscire lo sperma di Matteo, vidi il bagnino con le labbra e bocca piene di sperma, il suo braccio aumentò il movimento e iniziai a vedere il piacere sul suo volto, si alzò punto il suo uccello su di me e schizzo la sua sborra caldissima sulla mia patata ancora aperta, infilò poi il cazzo dentro di me dando gli ultimi due colpi poi sfinito appoggiò la testa sulle mie spalle. Si staccò da me pulendosi poi le labbra con la mano dicendo “il tipo mangia un po' troppo salato” io sorrisi, disse ancora“non l’avevo mai fatto ma vedendoti così mi è venuto spontaneo... chissà se succederà ancora” lui uscì, io mi ricomposi e lasciai il ripostiglio, soddisfatta e rilassata.

POSTED 1 COMMENTS:
  • avatar newton70 I tuoi racconti mi fanno stare sempre a cazzo duro con una voglia di sborrare che non immagini. Spero che il cazzone lo hai rivisto, anche per farti inculare per bene dalla sua nerchia come una gran troia quale sei. Scommetto che il bagnino mangiasborra ci ha preso gusto e che tu gli hai offerto la possibilità di ripulirti della sborra di sconosciuti chissà quante altre volte, in cambio dell'uso del ripostiglio. In fondo ti è ha eccitato essere leccata e ripulita della sborra di un altro e ci hai goduto. Continua a raccontare!

    27-10-2025 08:53:10