STORY

Zanzibar "il gioco del mare"

Viewed: 93 times Comments 0 Date: 01-10-2025 Language:

La barca era ferma, sospesa tra cielo e acqua. Il sole picchiava alto, e la pelle di Giulia brillava come oro liquido. Dany aveva preparato tutto: cuscini sul ponte, una bottiglia di rum speziato, e una sciarpa di seta rossa.

«Oggi giochiamo a modo mio,» disse Dany, con un sorriso che prometteva tempesta.

Giulia si lasciò guidare. Dany le bendò gli occhi con la sciarpa, poi le legò i polsi con un nodo morbido, lasciandola distesa sul ponte, vulnerabile e tesa. Il vento le accarezzava il corpo, ma era il respiro di Dany che faceva tremare l’aria.

«Ogni tocco sarà una domanda. Ogni gemito, una risposta.»

Dany iniziò a esplorare. Con una piuma, con le dita, con la lingua. Ogni centimetro di pelle era un territorio da conquistare. Giulia si contorceva, cieca e affamata, mentre Dany alternava dolcezza e audacia. Leccava il sale dalla pelle, mordicchiava i fianchi, lasciava impronte di desiderio ovunque.

Poi arrivò il ghiaccio. Un cubetto, lento, che scivolava lungo la schiena, tra i seni, tra le cosce, tra le labbra della figa,. Giulia gemeva, implorava, ma Dany la teneva sotto controllo. «Non ancora,» sussurrava, mentre il gioco si faceva più intenso.

Il culmine fu un’esplosione: un grido nel vuoto, un tremito che attraversò la barca, un abbraccio che sembrava infinito. Dany sciolse i nodi, le tolse la benda, e la guardò negli occhi.

«Hai vinto?» chiese Giulia, ancora ansimante.
«No,» rispose Dany

abbiamo appena cominciato

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